Milano, 27 settembre 2021 – “Fabbricatrici di sogni – Un progetto di inclusione femminile” è
l’iniziativa nata dall’incontro fra Intesa Sanpaolo, Fondazione Caritas Ambrosiana Onlus e
Fondazione S. Carlo Onlus e 61.67 S.r.l., società proprietaria del brand di borse e accessori La
Milanesa.
Con l’avvio della prima fase di sperimentazione a Milano, il progetto intende promuovere occasioni
di riscatto per le donne che hanno subito violenza o che si trovano in difficoltà socio-economica
attraverso l’erogazione di corsi di alta formazione sartoriale, con l’obiettivo di offrire una
prospettiva di inserimento nel mondo del lavoro e di riconquista della propria autonomia. Il progetto
genera in questo modo una rete virtuosa in grado di creare valore sociale, empowerment femminile e
assicurare la sostenibilità degli interventi, attraverso il recupero di mestieri tradizionali con tecniche
di alta sartoria e l’utilizzo di tessuti naturali, valorizzando al contempo la moda made in Italy.
Le borse e gli accessori realizzati dalle destinatarie del progetto, individuate dalla Fondazione Caritas
Ambrosiana, saranno commercializzati con il brand solidale “Fabbricatrici di sogni” e venduti presso
tutti i negozi La Milanesa in Italia, all’estero e online. I ricavi delle vendite verranno reinvestiti
nell’ambito del medesimo progetto con ulteriori iniziative rivolte a donne in situazione di difficoltà.
Elena Jacobs, Responsabile Valorizzazione del Sociale e Relazioni con le Università Intesa Sanpaolo,
ha dichiarato “Con questo intervento Intesa Sanpaolo conferma il proprio impegno in termini di
responsabilità sociale e sostenibilità, grazie anche alla capacità di attivare network in grado di
coinvolgere soggetti appartenenti a realtà differenti. L’iniziativa opera inoltre a supporto della
Missione Inclusione e Coesione sociale del PNRR e promuove l’empowerment femminile e la
creazione di lavoro come strumento di riscatto e di reinserimento nella società delle categorie più
fragili”.
“Dopo il brusco arresto dovuto alla pandemia Milano sta ripartendo. La nostra preoccupazione è
che nessuno sia lasciato indietro. Per questo ci sembra di buon auspicio questo progetto che riguarda
una delle categorie che ha pagato più caramente il prezzo di questa crisi, le donne, e punta sulla
valorizzazione delle competenze e sul lavoro: le sole risorse che ci permetteranno di chiudere questo
difficile periodo – ha affermato il direttore di Caritas Ambrosiana, Luciano Gualzetti – Aiutare le
persone più in difficoltà ad agganciare la ripresa è uno degli obiettivi al centro della nostra azione
in questa fase post emergenziale. Cercheremo di perseguire questo intento aprendo collaborazioni
anche inedite con tutte le forze vive di questa città che credono nella capacità di riscatto delle
persone”.
“Talvolta, se mi guardo indietro, penso di non essere riuscita a farcela. Invece si, i sogni possono
avverarsi. La Milanesa è nata da un sogno: quello di poter realizzare un “laboratorio” dove
insegnare alle donne che hanno subito violenza o che si trovano in situazione di disagio una
professione, per essere reinserite nel mondo lavorativo e avere una seconda possibilità per essere
indipendenti e felici. Grazie agli altri partner del progetto, siamo riusciti a far nascere “Fabbricatrici
di Sogni” e abbiamo da poco avviato il laboratorio con le prime donne coinvolte. Quella che era una
speranza ora è diventata una splendida realtà” ha aggiunto Cinzia Macchi, designer La Milanesa