(mi-lorenteggio.com) Milano, 8 settembre 2021 – “Nessun’arte isolata può rivelarsi nel dramma al pubblico comune e per una comprensione completa se non accade a un contatto collettivo con le altre arti, poiché l’intenzione di ogni genere d’arte isolato non si concretizza che nel comprensibile di tutti i generi d’arte.” (R.Wagner, L’opera d’arte dell’avvenire, p.283)
Così Richard Wagner si esprime a proposito del Gesamtkunstwerk, l’opera d’arte totale, teorizzando di fatto l’interdipendenza assoluta che sussiste tra le varie forme d’arte, tutte espressioni diverse della stessa sostanza, tutti petali dello stesso fiore.
L’evento che si svolgerà martedì 28 settembre 2021 alle ore 19.30 nello splendido palazzo liberty che ospita il Circolo Filologico Milanese è qualcosa che molto si avvicina a questo concetto. Il Gran Ballo Russo, iniziativa indetta per il secondo anno consecutivo dall’ambiziosa associazione Stravinsky Russkie Motivi, è una serata di gala di fattura unica, che raccoglie nello stesso luogo la quasi totalità delle forme d’arte: dalla pittura alla recitazione, dalla danza alla musica, ma anche l’arte culinaria, la moda e l’enologia. Discipline che convivono e dialogano nell’affascinante serata ideata da Larissa Yudina, soprano di fama internazionale e Presidente dell’Associazione che ad oggi rappresenta un punto di riferimento imprescindibile per quanto riguarda il dialogo tra cultura russa e cultura italiana.
L’evento del 28 settembre è la punta di diamante di un progetto su cui l’Associazione Stravinsky Russkie Motivi, realtà con cui le tre fondatrici Larissa Yudina, Olga Kourbatova e Ombretta Romano si propongono di far conoscere la cultura russa in Italia, lavora fin dalla sua fondazione. Come afferma Larissa Yudina: “Noi promuoviamo la cultura russa nel mondo, con la finalità più ampia di promuovere l’amicizia tra i popoli e lo scambio tra culture. Il nostro obiettivo è quello di realizzare una scuola musicale per i ragazzi italiani e russi residenti nella città di Milano, in modo da approfondire la loro cultura musicale, imparando la musica e studiando lo strumento musicale applicando il “metodo russo”. Il mio sogno è creare uno spazio in cui gli allievi (dai 7 fino ai 14 anni) possano effettuare una full immersion nella futura professione, fornendo un’impronta decisiva allo sviluppo della personalità artistica degli studenti, che ne guadagnano notevolmente in termini di sensibilità ma anche di velocità di pensiero.”
Un’ambizione che è intrinsecamente sistemica e integrata: quello teorizzato da Yudina è un luogo dove non si impara semplicemente la lingua russa, ma si imparano le discipline applicando il metodo russo, studiando in lingua russa. Non solo. Questo centro poli-culturale, stella polare ideale dell’Associazione, si propone anche di offrire un sostegno agli studenti universitari, dando loro la possibilità di conoscere approfonditamente la cultura russa e di studiare la lingua.
“Non c’è nulla di più forte di quei due combattenti là: tempo e pazienza.” Una frase messa in bocca da Lev Tolstoj a Michail Goleniščev-Kutuzov, principe di Smolensk, nel romanzo Guerra e Pace, romanzo storico che funge da fil rouge per l’intera serata, presentata dai nuovi diplomati dell’Accademia del Teatro Strehler.
Una frase che ben riassume il senso programmatico dell’operare dell’Associazione Stravinsky Russkie Motivi, che con abnegazione persegue il suo obiettivo orientando ogni propria azione nella direzione di questa “stella polare”, anche e soprattutto grazie al contributo della vicepresidente Olga Kourbatova e della tesoriera Ombretta Romano. Continua Yudina: “Essendo io una musicista (ha cantato per sette anni nel Coro del Teatro alla Scala, ndr), avendo studiato canto e direzione di coro, ho pensato di avvicinare le persone alla cultura russa sfruttando la mia arte, facendo la cosa che so fare meglio: cantare. Ho fatto decine e decine di concerti per promuovere la fratellanza e la vicinanza tra cultura russa e cultura italiana, e quello del 28 settembre è un appuntamento speciale che mi sta molto a cuore, dopo il successo dell’edizione dell’anno passato.”
Una serata che meglio di ogni altra può rappresentare l’abbraccio tra le due culture, in un connubio che chiama a sé un gran numero di forme d’arte diverse, e tutte a livelli eccellenti. Un menù che ricalca il tipico Menù russo dello Zar, firmato dallo Chef Stefano Grandi, accompagnato da una meravigliosa selezione di vini, fiore all’occhiello della produzione vinicola Made in Italy.
Teatro e Danza non mancano all’appello: gli attori neodiplomati dell’Accademia Piccolo Teatro Strehler di Milano interpreteranno un episodio teatrale (scena dal romanzo “Guerra e Pace”), mentre Rosa Matera e Sergio Amata si esibiranno nel corso dell’intera serata, accompagnati dal gruppo dei ballerini della Società di danza di Milano e della Società di danza di Monza. E ancora, gli interventi coreutici ad opera della e del collettivo Russiyana, compagnia di danze russe e di carattere che da anni diffonde in Italia la tradizione e la cultura del Ballo Russo, che propone uno spettacolo ricco e colorato. Il tutto sfoggiando caratteristici costumi d’epoca di straordinaria bellezza.
A proposito di eccellenza, l’ospite d’onore della serata è un ottimo ambasciatore della grande qualità artistica di questo appuntamento milanese: si tratta del baritono Demetrio Colaci, musicista di fama internazionale e didatta dalle mille risorse, che sarà protagonista di questo appuntamento artistico con una selezione di arie d’opera che meravigliano sia in quanto a bellezza, sia in quanto a intelligenza sulla scelta di repertorio: l’abbraccio tra cultura russa e cultura italiana arriva anche qui, nelle arie scelte da Colaci, che seleziona gli autori facenti parte della Giovane Scuola italiana e della Giovane Scuola russa, una scelta che vede dunque convivere Giacomo Puccini e Mikhail Glinka, Petr Ilic Cajkovskij e Umberto Giordano. Il rapporto del Maestro Colaci col mondo russo è indissolubilmente legato al nome di quest’ultimo compositore. Afferma Colaci: “Per me è stata un’emozione indescrivibile essere protagonista della prima rappresentazione assoluta dell’opera Siberia scritta da Umberto Giordano su libretto di Illica. E’ stato magico interpretarla nella città e nel luogo in cui quest’opera è ambientata: il primo atto si svolge infatti nei palazzi di San Pietroburgo.”
Per il culmine artistico della serata è previsto il travolgente Duetto Mira, di acerbe lagrime dal Quarto Atto del Trovatore, opera verdiana assai cara al Maestro Colaci, che del resto è uno specialista dei ruoli da baritono del cigno di Busseto.
Il 28 settembre il Maestro Colaci sarà il fiore all’occhiello della serata. L’intrattenimento musicale sarà pilotato dall’Orchestra Stravinsky, organico composto da Gianfranco Messina (pianoforte), Tetyana Fedevych (primo violino), Artem Dzeganovsky (secondo violino), Irina Balta (viola), Luca Russo Rossi (violoncello), Claudia Nicola (arpa).
Anche la moda, la cultura dell’abbigliamento, sarà parte integrante di questo carosello delle arti. Perché alle 21.30, tra la lotteria benefica e il secondo piatto, sarà il momento di una sfilata. Così, gli Abiti Storici di Adriana Monaco, oltre alle creazioni della Sartoria storico teatrale di Macerata, della Sartoria teatrale Bianchi e della Sartoria teatrale Arianna mostreranno l’eccellenza dei costumi teatrali italiani. Prenderanno parte alla sfilata anche le creazioni di Valentina Hui e della Pellicceria Creta. Niente di più adatto, dato che l’evento del 28 settembre accade nell’ambito della Settimana della Moda di Milano.
Non manca di certo la Pittura. Gli artisti Daniele Dondé e Bruna Bonelli esporranno le loro opere pittoriche nell’ambito di questa serata multidisciplinare offrendo un contributo decisivo attraverso la loro arte.
Insomma, l’Italia e la Russia nel loro rispettivo splendore, che duetteranno per una serata intera, danzando e cantando l’una insieme all’altra, tra un calice di Negroamaro e un piatto di caviale, tra un Valzer di Glazunov e un’aria di Puccini, esaltandosi reciprocamente in nome di nobili cause, oggetto della raccolta fondi: aiutare a finanziare il restauro della splendida chiesa di Sant’Alessandro, unica chiesa in puro stile barocco sita nel centro di Milano nell’omonima piazza, sostenere le attività della Fondazione Sicomoro, dei padri barnabiti, che si dedicano a consentire ai bambini e ragazzi delle famiglie disagiate di Milano di proseguire e portare a termine il percorso di studi, e fornire un sostegno all’operato della “Casa della giovane – Irma Meda” ONLUS.
Non poteva essere più adatto in tale contesto, dunque, il Maestro Demetrio Colaci, la cui carriera artistica è sempre stata affiancata a quella didattica. Afferma il Maestro: “Nella mia vita ho effettuato una scelta ben precisa: quella di portare avanti la carriera artistica e la carriera accademica. Mio padre era insegnante, e ho sempre nutrito un profondo amore per la didattica. Credo sia importante cercare e trovare un modo per restituire agli allievi tutto quello che ho potuto imparare dai miei maestri, aiutarli a scoprire la propria vocalità dal punto di vista tecnico e interpretativo.”
Vocazione all’insegnamento che il Maestro coltiva ogni giorno, essendo titolare della cattedra di canto presso il Conservatorio di Milano, ed essendo stato peraltro il coordinatore del dipartimento di canto e del teatro musicale per quindici anni, per poi assumere, da quattro anni ad oggi, il ruolo di coordinatore nazionale degli A.F.A.M. (gli Istituti di Alta Formazione Artistica e Musicale).
Convergono dunque, sia dal punto di vista didattico che dal punto di vista artistico, i valori e gli obiettivi di Demetrio Colaci e del progetto di Larissa Yudina. Due artisti, due cantanti di altissimo livello che hanno a cuore l’educazione sopra ogni altra cosa, che credono che la condivisione della bellezza e l’insegnamento dei valori artistici siano due cardini imprescindibili nella crescita dell’essere umano.
Info e prenotazioni
Per qualsiasi informazione e per le prenotazioni sarà possibile contattare l’Associazione Stravinsky Russkie Motivi tramite mail (stravinskyrusskiemotivi@gmail.com)