(mi-lorenteggio.com) VALLE CAMONICA (BS), 12 agosto 2021 – Tre interventi in poche ore per il Soccorso alpino bresciano, Stazione di Breno, nella giornata di ieri. Il primo allertamento è arrivato nel primo pomeriggio, per un uomo di 57 anni di Milano, incrodato tra Cima Bacchetta e Monte Vaccio, a circa 1400 metri di quota; aveva imboccato un canale sbagliato mentre cercava di scendere verso Sucinva e non riusciva a proseguire; allora ha chiesto aiuto. La centrale ha attivato Cnsas e Vigili del fuoco. L’uomo, illeso, è stato raggiunto dalle squadre, portate in quota dall’elicottero messo a disposizione grazie alla convenzione con Regione Lombardia. Mentre il primo intervento si stava concludendo, è arrivata la segnalazione di un mancato rientro per un escursionista, nella zona di Esine. L’uomo era con un gruppo di amici partiti dal Maniva per il passo delle Sette crocette; poi ha deciso di proseguire da solo per il Monte Crestoso ma tardava a ricongiungersi con il gruppo e allora è partito l’allarme. Nel frattempo, c’è stata un’altra attivazione all’Annunciata di Piancogno, per un uomo di 64 anni residente nel Cremonese. Mentre era con la e-bike lungo il sentiero tra Borno e l’Annunciata è scivolato per una quindicina di metri e ha riportato alcuni traumi. I tecnici lo hanno raggiunto, imbarellato, recuperato fino al sentiero e poi portato a valle con la barella per circa mezz’ora, fino a dove attendeva l’ambulanza per il trasporto in ospedale. Si è trattato di un recupero complesso, perché la zona è impervia e caratterizzata da bosco fitto. Intanto si è concluso anche l’intervento di ricerca del Maniva, perché l’uomo alla fine è rientrato per conto suo. I tre interventi hanno richiesto l’impegno, in totale, di una ventina di soccorritori.
VALBONDIONE (BG) – Quattro interventi tra l’altro ieri e ieri i in Valbondione: ieri un paio di operazioni simili, per due escursionisti che avevano riportato una distorsione alla caviglia lungo il sentiero del Curò, appena sopra il punto in cui comincia la strada sterrata. Nel primo caso stavano partendo le squadre ma poi la persona infortunata è scesa in modo autonomo; nel secondo, sono partiti due tecnici con due mezzi fuoristrada per il trasporto con barella portantina ma poi la persona è riuscita a scendere per conto suo. Oggi pomeriggio invece un uomo che si trovava a metà strada tra il rifugio Vodala e il parcheggio degli Spiazzi di Gromo non se la sentiva più di proseguire e ha chiesto soccorso; era a poca distanza dalla sua auto. Stavano partendo sia i tecnici Cnsas sia i Vigili del fuoco quando poi invece la situazione si è risolta grazie a un passaggio da parte di terzi. Stasera altro allertamento per una persona che a causa delle vertigini non riusciva più a scendere dalla teleferica del Curò. Si tratta di interventi per fortuna non gravi ma che impegnano soccorritori, mezzi e risorse. In alcuni casi si potrebbero evitare, valutando bene prima di partire che cosa si è in grado di fare quando si va in montagna: la difficoltà del percorso, il proprio livello di allenamento e le competenze, le condizioni meteorologiche, l’equipaggiamento vanno considerati, per evitare spiacevoli imprevisti.
TARTANO (SO) – Una ragazzina di 10 anni si è fatta male ieri pomeriggio in seguito a una caduta, in località Pustaresc, a 1100 metri di quota, nei pressi di una baita, a poca distanza dal Ponte del cielo a Campo Tartano. L’allertamento è partito poco dopo le 16:30. Sul posto è arrivata una squadra di cinque tecnici del Cnsas, Stazione di Morbegno della VII Delegazione Valtellina – Valchiavenna, insieme con il Sagf – Soccorso alpino Guardia di finanza e l’ambulanza della Croce Rossa di Morbegno. La ragazza è stata messa in sicurezza e trasportata in ambulanza, infine in ospedale per accertamenti.