Vedeseta/BG, 23 luglio 2021 – Prosegue il tour estivo tra le malghe lombarde e le zone di produzione agricola in alta quota dell’assessore regionale all’Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi, Fabio Rolfi.
Dopo la Valtellina, la seconda tappa ha toccato la provincia di Bergamo: in Valbrembana e Valtaleggio, l’assessore Rolfi ha ribadito che l’agricoltura di montagna è un’attività essenziale.
“L’agricoltura – ha detto – è una attività essenziale per la montagna, sia per la cura del territorio che come presidio sociale contro lo spopolamento. Per questo Regione Lombardia vuole aiutare i produttori nella valorizzazione delle eccellenze agroalimentari prodotte in alta quota. Anche sotto il profilo turistico è necessario raccontare la storia, la manualità, la sostenibilità ambientale e la qualità dei nostri prodotti”.
La prima visita è stata dedicata alla Latteria Sociale di Branzi. Presenti anche il presidente di ConfCooperative Bergamo Giuseppe Guerini e il presidente dell’associazione San Matteo, Francesco Maroni.
Nel pomeriggio, a Vedeseta, ha incontrato i rappresentanti del Consorzio per la tutela dello Strachitunt DOP e visitato la Cooperativa Agricola Sant’Antonio per poi concludere la giornata a Taleggio nelle sale di stagionatura di CasArrigoni e Arnoldi.
“La provincia bergamasca – ha aggiunto Rolfi – ha il primato europeo per numero di Dop casearie ben 9 sulle 50 italiane e una storia millenaria che se ben raccontata può rappresentare elemento di eccezionale attrazione turistica. La Regione sta promuovendo iniziative di valorizzazione di questi prodotti, non solo in ambito fieristico, ma anche avvicinando i prodotti locali alla grande distribuzione. È questa una delle sfide del futuro”.
“Un grazie sentito all’assessore Fabio Rolfi – ha dichiarato Giuseppe Guerini, presidente di Confcooperative Bergamo – per l’attenzione che rivolge alle cooperative agroalimentari della montagna lombarda, e in particolare per la sua visita odierna presso la Latteria sociale di Branzi, un esempio virtuoso di cooperazione che non è solo capace di valorizzare e tutelare le eccellenze agroalimentari locali, ma anche salvaguardare l’ambiente naturale e proteggere un territorio che racconta una storia, una cultura e tanti saperi”.
La cooperativa ‘latteria sociale’ di Branzi nasce in un momento storico in cui, a seguito della stabilizzazione in pianura dei ‘bergamini’ e il crescente abbandono delle montagne, si rischiava di compromettere la salvaguardia di questo enorme patrimonio territoriale. Sono gli anni ’50, il periodo in cui nacquero la maggior parte delle latterie cooperative, specializzatesi nella produzione di formaggio lungo tutto l’arco dell’anno, le uniche in grado di raccogliere l’eredità dei bergamini e a gestire e, in alcuni casi, a salvare la produzione casearia delle Alpi.
“La cooperazione, soprattutto in queste aree di montagna, è la forma di impresa più diffusa – ha concluso Fabio Perini, presidente di Confcooperative FedAgriPesca Lombardia – perché grazie alla capacità innata di cooperare e lavorare insieme permette di affrontare meglio le difficoltà che spesso in queste zone sono maggiori. È oggi sempre più importante supportare le imprese in montagna e sostenerle nei loro percorsi di crescita e sviluppo che spesso vanno ben al di là della mera produzione agricola, ma hanno impatti rilevanti anche su tutto il tessuto socio-economico dell’area”.