In Terra Santa ritorna la speranza con l’arrivo dei primi gruppi di pellegrini

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(mi-lorenteggio.com) Israele, 12 luglio 2021. In Terra Santa ritorna la speranza con l´arrivo dei primi gruppi. Dopo un grande sforzo da parte del Ministero della salute e del Ministero del Turismo di Israele i luoghi santi iniziano a sentire nuovamente la presenza dei pellegrini. Dopo i primi gruppi organizzati dal Ministero del Turismo, a fine giugno, il primo gruppo di Napoli dall’Italia guidato dai francescani.

Fr. CARLOS MOLINA, ofm
Direttore della Casa Nova – Nazareth
“Con molta gioia e io vorrei dire con gioia pura ed umile e allora così dico pura perché è un sentimento che esce dal cuore quello di vedere di nuovo la Terra Santa abitata dai pellegrini con i cristiani che vengono a fare esperienza di Gesù nella sua terra. Umile: perché non abbiamo niente da che vantarci soltanto della semplicità di essere figli di Dio nella terra di Gesù.”

Tra i gruppi in visita al Santo Sepolcro anche questo dalla parrocchia di Giaffa guidati da Fr. Eduardo Sánchez.

Nella prima settima di luglio un gruppo organizzato dall´Opera Romana Pellegrinaggi che è un’ attività del Vicariato di Roma, organo della Santa Sede è arrrivato a Gerusalemme con un obiettivo ben preciso: Visitare i santuari e avere contatti con le varie realtà locali. In pellegrinaggio anche il Cardinale Enrico Feroci insieme con un gruppo di guide e giornalisti.

All’incontro con il Patriarca dei Latini di Gerusalemme presso la sede del patriarcato S.B. Mons. Pizzaballa ha definito il Pellegrinaggio come una nuova forma di Evangelizzazione. La base è una motivazione spirituale. E non puo prescindere di una esperienza con la Parola di Dio qui dove il Verbo si è fatto carne. Mons. Pizzaballa ha anche parlato dei vari aspetti delle comunità cristiane in Terra santa con le loro sfide.

Seguendo i vicoli della città vechia di Gerusalemme l´altro incontro è stato con Fr. Dobromir Jasztal, Vicario della Custodia di Terra Santa. Nella presentazione sulla Custodia Fr. Dobromir ha rinforzato gli 800 anni della presenza francescana in Medio Oriente. Oggi la Custodia é una comunità internazionale con 271 frati di 50 nazionalità che custodiscono i luoghi santi con l´acoglienza di pellegrini, parrocchie e mantegono un grande servizio di assistenza ai cristiani locali con scuole, case per i bisognosi e altre necessità.

Nel pomeriggio di martedì il gruppo ha fatto l´ingresso solenne nella Basilica del Santo Sepolcro con l´antico rito di acoglienza ai pellegrini. Fr. Sinisa a nome della Custodia di Terra Santa porge il benvenuto al gruppo.

S.E. Cardinale ENRICO FEROCI
Parroco della Parrocchia Santa Maria del Divino Amore
“Questo luogo è sempre luogo che parla da solo, tante volte io mi sono messo in ginocchio li ho messo la mia testa su quella pietra che ha ricevuto il corpo di Cristo. Dice San Paolo se Cristo non fosse risorto vana sarebbe la nostra fede. Quindi questo è un punto fondamentale e centrale della nostra esperienza. Quindi questo mi sembra che sia un momento di speranza e anche di gioia interiore nel ringraziamento per quello che il Signore ha fatto per noi.”

Nelle parole di Mons. Enrico Feroci emozione e gioia: “San Giovanni lo dice: “l’abbiamo visto con i nostri occhi e l’abbiamo toccato con le nostre mani e ve lo annunciamo perché la vostra gioia sia piena”. Questa è la nostra gioia che Cristo è risorto e dà fiducia e speranza alla nostra vita, alla nostra esistenza.

Don FILIPPO MORLACCHI
Patriarcato Latino di Gerusalemme
“La cosa più bella è pensare che questi luoghi non sono custoditi in quanto memoria storica di pietre e di ricordi che pure sono importanti perché la storia fa parte della nostra fede ma aldilà di queste pietre aldilà di questi luoghi aldilà di questi santuari ci sono delle comunità che presidiano questi santuari che vivono in questi luoghi che pregano in questi luoghi. allora solo che noi speriamo è che sia l’opportunità non solo per avere tanti turisti che visitano questa terra ma tanti credenti che attingendo alle radici della fede possono ritrovare le ragioni per viverla più in profondità tornando nelle loro paesi di origine.”

Nelle parole di don Remo Chiavarini dell´Opera Pellegrinaggio la sperienza con molti gruppi in Terra Santa e le sfide del momento presente.

Don REMO CHIAVARINI
Amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi,
“Remo Chiavarini, amministratore delegato dell’Opera romana pellegrinaggi,
dal febbraio dell’anno scorso l’ultima volta siamo ritornati con grande gioia con grande sorpresa con grande emozione. Ma io sono convinto la mia speranza è che presto ritorneranno i pellegrini e spero nel frattempo anche quelle incombenze purtroppo di natura sanitaria che rendono un po’ faticoso il venire, magari si dissolvono un po’.”

Tra la visita alla Basilica della Natività a Betlemme, il Cenacolino, il gruppo ha visitato anche il centro di comunicazione della Custodia in cui si trova anche il CMC.
Pochi giorni per visitare i luoghi santi ma anche per adempiere alle norme sanitarie, sempre rispettando le esigenze di ogni paise.

A Nazareth hanno celebrato la Santa Messa in onore di San Giuseppe nella Chiesa della Nutrizione con la consegna della statua della Madonna di Loreto al santuario.

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