(mi-lorenteggio.com) Milano, 29 giugno 2021 – “Tra pochi giorni termina il blocco degli sfratti per quasi 80mila famiglie che già prima della pandemia avevano perso il diritto o per la fine del contratto di affitto o per morosità. Resta invece fino a fine anno il blocco per chi, a causa del Covid, ha perso il reddito e, quindi, per morosità incolpevole.
Si tratta ora di evitare che lo sblocco degli sfratti produca un’emergenza sociale.
Bisogna graduare le esecuzioni, mettere in campo tutte le risorse e le iniziative possibili per favorire soluzioni che consentano il passaggio da alloggio ad alloggio per le famiglie sfrattate.
In questo senso questa mattina ho depositato un’interrogazione alla Ministra degli Interni per chiedere ulteriori interventi urgenti nell’interesse di tante persone in difficoltà, le stesse che si è giustamente deciso di proteggere in questa fase difficile bloccando gli sfratti”. Lo annuncia il senatore Franco Mirabelli, Vicepresidente del Gruppo PD al Senato.
Testo dell’interrogazione:
Interrogazione a risposta orale
Al Ministro dell’Interno
Premesso che,
l’articolo 40-quater del decreto legge 22 marzo 2021, n. 41, convertito, con modificazioni, dalla legge 21 maggio 2021, n. 69, ha previsto la proroga della sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili, anche ad uso non abitativo, prevista dal decreto legge n. 18 del 2020 convertito dalla legge n. 27 del 2020: a) fino al 30 settembre 2021, con effetto esclusivamente per i provvedimenti adottati dal 28 febbraio 2020 al 30 settembre 2020, per mancato pagamento del canone alle scadenze (sfratto per morosità); b) fino al 31 dicembre 2021, con effetto per i soli provvedimenti, adottati dal 1 ottobre 2020 al 30 giugno 2021, contenenti l’ingiunzione di rilasciare l’immobile venduto, adottati dal giudice dell’esecuzione ai sensi dell’articolo 586, secondo comma, del codice di procedura civile, relativamente ad immobili pignorati abitati dal debitore esecutato e dai suoi familiari;
dalla suddetta sospensione dell’esecuzione dei provvedimenti di rilascio degli immobili risultano, pertanto, esclusi numerosi provvedimenti di rilascio pendenti che riguardano non meno di 80.000 famiglie, gran parte delle quali si trovavano, già all’atto dell’originaria pronuncia del magistrato, in situazioni di grave difficoltà economica, sociale, sanitaria, ulteriormente aggravata a seguito della sopravvenuta crisi pandemica. In moltissimi casi si tratta, quindi, di una situazione di morosità incolpevole come prevista dal decreto legge n. 102 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 124 del 2013;
Considerato che,
le misure di sostegno e contributo economico previste dal decreto legge n. 102 del 2013, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 124 del 2013, risultano al momento attuale di problematica e complessa attuazione in quanto l’annualità 2021 non risulta ancora ripartita tra le regioni;
in analoga situazione si trova il contributo per il sostegno alla locazione, previsto dall’articolo 11 della legge n. 431 del 1998, anche in questo caso per mancato riparto dell’annualità 2021;
il contributo ai locatori che riducono l’affitto, previsto originariamente dal decreto legge n. 137 del 2020, confermato successivamente dal decreto legge n. 41 del 2021, con appositi fondi gestiti dal Ministero delle Infrastrutture, risulta ancora in attesa di un provvedimento dell’Agenzia delle Entrate che ne definisca i criteri di attribuzione;
Rilevato che,
l’utilizzo delle nuove risorse e dei fondi messi a disposizione dai suddetti provvedimenti stenta a decollare, allontanando l’obiettivo di incidere in modo efficace sulla grave emergenza degli sfratti per morosità, sia in rapporto a procedure già nella fase finale esecutiva sia riguardo a procedure di merito e non ancora definite con ordinanza, in corso presso i tribunali con spiccata tendenza ad un forte aumento dei casi interessati;
anche per le annualità pregresse e già ripartite dei fondi previsti per il sostegno alla locazione e per la morosità incolpevole, si sono riscontrate, a vari livelli, difficoltà e ritardi nelle procedure attuative da parte di regioni e comuni;
i dati di individuazione delle dimensioni e caratteristiche del fenomeno della morosità incolpevole sono carenti in quanto il processo di monitoraggio previsto dal decreto del Ministero delle Infrastrutture 12 agosto 2020, i cui risultati dovevano essere acquisiti e resi pubblici entro la data del 31 dicembre 2021, a tutt’oggi non risulta concluso. Pertanto, il riparto e l’ammissione ai contributi, anche direttamente al locatore che non ha ricevuto i canoni di locazione dovuti, risulta non propriamente effettuato con grave pregiudizio per le famiglie coinvolte e in difficolta per il pagamento del canone;
Tenuto conto che,
l’imminente ripresa delle esecuzioni forzate degli sfratti con utilizzo del personale di forza pubblica prefigura un concreto rischio di tensione sociale connessa alla situazione di famiglie che non potranno ottenere adeguate sistemazioni di alloggio alternative, sia pubbliche sia sul mercato privato che attualmente risulta attestato su livelli di canoni richiesti elevati e non compatibili con le condizioni economiche di tali famiglie;
in questa situazione allarmante sono necessarie azioni concrete e coordinate tra tutti i livelli istituzionali e i soggetti interessati – governo, anche attraverso le prefetture, regioni, comuni, tribunali, istituti autonomi per le case popolari comunque denominati, agenzie comunali per le locazioni – al fine di consentire un reale accompagnamento delle suddette famiglie verso una nuova situazione di alloggio abitativo;
il decreto del Ministero delle Infrastrutture 30 Marzo 2016, ha previsto all’articolo 6 il ricorso a misure di graduazione programmata della forza pubblica introducendo modalità di rapporto e coordinamento tra Comuni e Uffici territoriali del Governo per “le valutazioni funzionali all’adozione delle misure di graduazione programmata dell’intervento della forza pubblica nell’esecuzione dei provvedimenti di sfratto”;
in tale contesto, anche con il supporto e l’interlocuzione con le rappresentanze sindacali dell’inquilinato e della proprietà, vi sono concrete possibilità di consenso a graduazioni delle procedure esecutive sulla base di adeguati ristori ai proprietari e di sostegni all’inquilino, come in parte indicato dai decreti ministeriali attuativi relativi ai criteri di assegnazione dei contributi del fondo per la morosità incolpevole succedutesi dal 2014 in poi;
allo stato attuale, tuttavia, solo in limitati contesti territoriali del paese risultano avviati confronti finalizzati alla sottoscrizione di protocolli e intese sulla graduazione delle esecuzioni che costituiscano condizione per approdare a soluzioni condivise tra le parti coinvolte;
Tutto ciò premesso,
Si chiede di sapere quali iniziative intenda adottare il Ministro in relazione alla situazione di forte disagio sociale che si determinerà a partire dal primo luglio in conseguenza della prevista ripresa delle esecuzioni degli sfratti per morosità e delle procedure esecutive immobiliari e che vedrà coinvolte migliaia di famiglie in stato di bisogno;
quali misure siano allo studio o in fase di concreta definizione per evitare situazioni di inutile tensione sociale e se intenda, a tal fine, favorire specifici interventi da parte delle prefetture per una immediata verifica di possibili percorsi condivisi e coordinati di graduazione delle esecuzioni di rilascio degli immobili;
se intenda, altresì, promuovere, in vista della scadenza del 1 luglio, la convocazione delle altre istituzioni interessate e delle parti sociali rappresentative dei proprietari degli immobili e degli inquilini al fine di favorire la sottoscrizione di protocolli per la graduazione degli sfratti esecutivi, contribuendo per tale via ad allentare la tensione sociale;
quali iniziative, di propria competenza, intenda adottare al di favorire una più rapida ripartizione e assegnazione dei fondi predisposti per il corrente anno e appositamente destinati al ristoro e al sostegno dei proprietari e degli inquilini morosi incolpevoli.
MIRABELLI