PVF Bergamo: “Il Comune spieghi perché ha conferito l’onorificenza al gender”

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(mi-lorenteggio.com) Bergamo, 26 giugno 2021.  “La benemerenza civica è un’onorificenza che viene concessa ad un cittadino, organizzazione, associazione o ente che con opere concrete nel campo delle scienze, delle arti, dell’industria, del lavoro, della cultura, della scuola, dello sport o con iniziative di carattere sociale, assistenziale, filantropico o con atti di coraggio siano stati di aiuto ai propri concittadini o abbiano esaltato il prestigio della città”.

Viene da domandarsi quali siano le valide motivazioni che abbiano indotto l’Amministrazione Comunale di Bergamo a conferire tale onorificenza il prossimo 30 giugno, presso il Teatro Donizetti, all’associazione Immaginare Orlando. Si dice che tale associazione “si impegna nel creare attività culturali e formative di utilità sociale… e nell’organizzare politiche culturali e progetti educativi”.

Ebbene, quali sono queste attività educative, meritorie addirittura di una così alta onorificenza? Visitando il sito del festival Immaginare Orlando ecco le attività culturali e formative proposte dall’associazione: performances teatrali con attivisti transqueer, cortometraggi queer, film che promuovono il poliamore, una pièce teatrale dedicata agli “incantesimi di Mario Mieli”, e persino una conferenza dove si è parlato di adolescenza fluida, attraverso un “viaggio tra teen drama, serie tv e pornografia”. Non è mancato l’inquietante “laboratorio artistico per bambin* (dai 4 anni in su) e adult* “per divertirsi fianco a fianco, ognuno con la propria capacità di immaginare” e un film d’animazione che ha come protagonista un avvenente lupo che per mantenere la famiglia fa il gigolò.
 
In che termini dunque tali performances, che ci si augura non vengano mai introdotte in ambiente scolastico o dove vi siano minori, possono definirsi “atti di coraggio, di aiuto ai concittadini o abbiano esaltato il prestigio della città”? È davvero un mistero… il Consiglio Comunale di Bergamo dia ragione alla cittadinanza di tale inspiegabile decisione.
 
Così in una nota il Circolo di Bergamo dell’associazione Pro Vita & Famiglia onlus.
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