MILANO, VICEPRESIDENTE MORATTI INAUGURA LA NUOVA SEDE TERRITORIALE DELL’ASST FATEBENEFRATELLI SACCO AL MUNICIPIO 4

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(mi-lorenteggio.com)  Milano, 25 giugno 2021 – Letizia Moratti vicepresidente e assessore al Welfare di Regione Lombardia ha inaugurato oggi in via Serlio 8, nel cuore del Municipio 4, uno dei quartieri più popolosi di Milano, una nuova sede territoriale dell’Asst Fatebenefratelli Sacco. Erano presenti Guido Bertolaso, coordinatore della campagna vaccinale della Lombardia, e Alessandro Visconti, direttore generale Azienda socio-sanitaria territoriale.

La struttura nasce dalla volontà di offrire a una zona storica e multietnica della città, che conta 161.000 abitanti, un Centro vaccinale all’avanguardia e uffici moderni di ‘Scelta e revoca’. Così da consentire il trasferimento di due sedi territoriali ritenute oramai non più idonee: l’ufficio ‘Scelta e revoca’ di via Molise e il Centro vaccinale di corso Lodi.

LE FUNZIONI DELLA NUOVA STRUTTURA – La nuova sede, realizzata anche grazie ai contributi di Gruppo Prelios, Aertermica e Fai Service, ha concentrato infatti in un’unica struttura i due servizi: l’Ufficio che formalizza tra l’altro il diritto del cittadino a fruire del Sistema socio-sanitario regionale, cosiddetto di Scelta e revoca, con 6 sportelli, e il Centro vaccinale caratterizzato da 4 linee vaccinali: adulti, anziani, donne in gravidanza e bambini fino a 18 anni.

Dopo la proiezione di un video, a mezzogiorno è stata scoperta la targa e tagliato il nastro. Infine è seguita la visita alla struttura: erano presenti anche Fabrizio Palenzona, presidente Prelios e Giampaolo Chinosi, general manager Aertermica.

PRESIDIO A SERVIZIO DI UNA ZONA POPOLOSA DI MILANO – “La nuova sede – ha detto Letizia Moratti – offre un presidio importante a servizio di una zona di Milano con una popolazione rilevante con la messa a disposizione di servizi e strutture più funzionali e al passo coi tempi. Una novità che va di fatto nella direzione auspicata dalla Riforma della legge socio-sanitaria regionale: ovvero di una mondo sanitario capace di rispondere sul territorio ai cittadini e più vicino ai suoi bisogni”.

Il Centro vaccinale del Municipio 4 effettua circa 40.000 vaccinazioni all’anno e gli uffici di ‘Scelta e revoca’ assicurano allo sportello e on line, attraverso un portale dedicato, circa 400.000 accessi.

IMPORTANTE RETE TERRITORIALE EFFICIENTE, VICINA AI CITTADINI – “La pandemia – ha spiegato Alessandro Visconti, che ha ringraziato la collaborazione delle imprese private – ha dimostrato quanto sia importante avere a disposizione una rete territoriale efficiente, vicina ai cittadini. Essere riusciti pertanto in questo periodo a realizzare il nostro intento rappresenta un motivo di orgoglio e un segnale forte”.

VALORE AGGIUNTO, CHE PUÒ DONARE UN SORRISO – “Il fatto che il Municipio 4 – ha aggiunto Letizia Moratti – sia dotato ora di una struttura di questo tipo, in grado cioè di garantire più efficienza e realizzata anche con la collaborazione tra pubblico e privato, è indubbiamente un valore aggiunto. Come suggerisce pure il murales ‘donato’ alla nuova sede che offre l’idea di un luogo dove anche le preoccupazioni e le paure possono trasformarsi in sorrisi, come auspichiamo tutti”.

GESTO DI AFFETTO E DI RICONOSCENZA – “Sin dall’inizio della pandemia – ha spiegato Fabrizio Palenzona – abbiamo scelto di sostenere una struttura di eccellenza, come il Fatebenefratelli Sacco di Milano, contribuendo all’acquisto di attrezzature necessarie ai sanitari dei reparti maggiormente impegnati nella lotta al Covid”.

CENTRO BELLO E ACCOGLIENTE – Il Centro è stato progettato non solo per essere funzionale ma anche bello ed accogliente. Ecco perché all’inaugurazione erano presenti Andrea Amato presidente e Alessandro Bandin autore del murale di via Serlio, membri dell’associazione ‘We Are Urban Milano’ odv che l’ha donato.

“Per noi è un onore – ha detto Andrea Amato – contribuire, anche con questa creatività, al miglioramento dei luoghi in cui la comunità vive”.

IL SIGNIFICATO DEL MURALES – “Il murales è stato ideato e creato – ha concluso Alessandro Bandin – pensando non solo ai bambini, ma anche al bambino che vive in ognuno di noi. Un bambino che si palesa in quei momenti, in quei luoghi, dove riaffiorano paure infantili, come la sala d’attesa di un ospedale, magari aspettando il turno per un’iniezione, per un vaccino. Ecco perché ho messo al centro un’enorme tartaruga marina che fluttua tra acqua e aria. Sul suo guscio si erge un faro che è simbolo di sicurezza, di certezza: il punto fermo a cui tutti noi ci affidiamo, anche se è in perenne movimento. Tocca a noi dunque, fragili barchetthe di carta, seguire e trovare il nostro punto fermo, che si tramuta si trasforma svanisce o cambia posto ma rimane sempre lì, dentro di noi, per confortarci”.

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