(mi-lorenteggio.com )Milano, 4 giugno 2021 – Poco piovosa e caratterizzata da un marzo mite seguito da due mesi decisamente più freschi: così è stata, secondo le rilevazioni della Fondazione OMD – Osservatorio Meteorologico Milano Duomo, la primavera meteorologica nel capoluogo lombardo.
La temperatura media della stagione compresa tra il 1° marzo e il 31 maggio 2021, rilevata dalla centralina di Milano Centro (presso la sede centrale dell’Università degli Studi), è stata di 14.3 °C: un dato di poco inferiore a 14.8 °C del CLINO (Climatological Normal) 1991-2020, il nuovo periodo di riferimento per descrivere il clima*.
Se marzo, con una media di 11.6 °C, ha superato di 8 decimi quella tipica del periodo, aprile e maggio si sono invece chiusi con un valore medio al di sotto di quello di riferimento: 13.4 contro 14.5 °C il primo, 17.8 contro 19.1 °C il secondo. Questi dati non devono però far pensare a una contro tendenza rispetto a quando sta avvenendo negli ultimi anni a Milano. Se si considera infatti il CLINO 1961-1990, il parametro usato per descrivere i cambiamenti climatici, i valori dei due mesi sono perfettamente in linea con quelli di riferimento: una conferma dell’aumento delle temperature in atto nel capoluogo lombardo, che nel corso dell’ultimo decennio è stato particolarmente evidente nelle primavere del 2014, 2015 e del 2017.
Per quanto riguarda il trimestre primaverile del 2021, una fase particolarmente calda si è verificata tra la fine di marzo e gli inizi di aprile, quando è stata registrata anche la temperatura minima più elevata degli ultimi 125 anni per il mese di marzo: 14.5 °C il 31 del mese. Il record di minima assoluta (3.4 °C) spetta invece al 21 marzo, ma significative sono anche quelle rilevate il 6 e il 7 aprile (4.1 °C), soprattutto considerando che solo il 2, si era verificata la minima più alta del mese (14.9 °C): una differenza di oltre dieci gradi in soli quattro giorni.
Sempre il 2 aprile è stata registrata la temperatura massima assoluta della stagione, 27.6 °C; a maggio si sono invece raggiunti “solo” i 26.9 °C verso la fine del mese, il giorno 29.
Per quanto riguarda invece le precipitazioni, il trimestre si è concluso con 144.1 mm di accumulo: un dato inferiore di 90 mm alla media CLINO 1991-2020 e di 125 mm a quella 1961-1990. All’interno della città di Milano sono stati registrati dei quantitativi molto diversi tra loro: la stazione di Milano Bovisa ha rilevato addirittura 176.7 mm di pioggia. Estendendo poi lo sguardo a tutto il bacino aerologico milanese, si osserva come la zona orientale sia stata la più piovosa, con i massimi a Melzo e Vimercate (entrambe 214.7 mm).
I dati della stazione di Milano Centro hanno fotografato un marzo particolarmente avaro di precipitazioni, con soli 2.7 mm cumulati. Al di sotto delle media anche i quantitativi di pioggia registrati ad aprile (50.1 mm contro 80.2 mm del CLINO 1991-2020) e maggio (91.3 mm contro i 102 mm di riferimento). Significativi anche i periodi “asciutti”: tra febbraio e marzo si sono susseguiti 23 giorni senza precipitazioni, tra marzo e inizio aprile ben 34.
Il 1° maggio è stato il giorno più piovoso della primavera, con 49.5 mm cumulati; due i temporali verificatisi nel corso del trimestre, uno il 21 aprile e l’altro il 14 maggio, entrambi associati tuttavia a scarsi quantitativi di pioggia.
*Con la fine del 2020 il trentennio 1991-2020 è diventato il nuovo CLINO – CLimatological NOrmal, il periodo di riferimento utilizzato dall’Organizzazione Meteorologica Mondiale per descrivere le condizioni climatiche di un determinato luogo