(mi-lorenteggio.com) Milano, 24 maggio 2021 – Questa mattina, a Milano, la Polizia di Stato, coordinata dalla Procura della Repubblica di Milano (Procuratore Aggiunto Dr.ssa Laura Pedio e dal Sostituto Procuratore dr. Leonardo Lesti), ha eseguito una misura di custodia cautelare in carcere nei confronti di 12 soggetti, 11 cittadini marocchini di età compresa tra i 19 e i 44 anni e di una cittadina italiana di 33 anni, gravemente indiziati di gestire lo spaccio di sostanze stupefacenti nell’area ferroviaria di Milano Rogoredo.
Il gruppo criminale gestiva la “piazza” dello spaccio di droga all’interno delle aree ferroviarie di Milano Rogoredo e San Donato, provocando continui rallentamenti alla circolazione ferroviaria, a causa della presenza quotidiana di numerosi tossicodipendenti alla ricerca della loro dose.
Le indagini svolte dalla Squadra di Polizia Giudiziaria della Polizia Ferroviaria sono state intensificate dal settembre 2020 anche a seguito di alcuni investimenti mortali di persone, presenti indebitamente lungo i binari, verosimilmente per motivi riconducibili allo spaccio di sostanze stupefacenti. Sono state 6 le vittime investite da treni in transito dal 2019.
La zona è infatti interessata dal transito e dalla sosta dei treni Alta Velocità, che, a causa dei frequenti attraversamenti, sono spesso costretti ad arrestare improvvisamente la marcia o a rallentarla provocando sensibili ritardi ai convogli, con conseguenti danni economici per le imprese ferroviarie ed evidenti disagi ai viaggiatori.
Le articolate attività investigative, concluse stamattina con l’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere, avevano già portato all’arresto in flagranza, per detenzione a fini di spaccio di sostanze stupefacenti, di 23 soggetti e al sequestro di 13,5 kg di eroina, 500 grammi di cocaina e la somma contante di 31.000 €.
La difficoltà e la pericolosità di intervenire in un contesto ad alta intensità di traffico ferroviario ha spinto gli inquirenti ad un approccio investigativo calibrato rispetto al fine di preservare l’incolumità fisica sia degli operatori di polizia, che dei frequentatori dell’area.
L’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, Riccardo De Corato, ha commentato la maxi-operazione antidroga dei Carabinieri di Monza e Milano. La loro attività, infatti, ha portato all’arresto tra le province di Milano, Pavia, Varese, Como, Cremona, Parma, Verbania e Novara di 32 pregiudicati, 22 di origine marocchina, 2 tunisina e 6 italiani.
“Ringrazio l’Arma dei Carabinieri e la Direzione distrettuale antimafia – ha affermato De Corato – per gli arresti effettuati oggi. Ancora una volta è evidente il connubio tra la criminalità italiana e quella straniera”.
“Questa operazione – ha aggiunto – riconferma anche come le aree verdi e boschive siano luogo prediletto dagli spacciatori. Basti pensare che tra il 2008 e il 2018, sono state individuate nella nostra regione 38 aree boschive in cui si spaccia ‘controllate’ soprattutto dalle mafie africane. È fondamentale non abbassare mai la guardia per riuscire a contrastare il traffico e lo spaccio di droga”.
“La Regione – ha proseguito – è fortemente impegnata nella lotta agli stupefacenti. Per questo, tramite appositi bandi, forniremo alle Polizie Locali lombarde le dotazioni necessarie a contrastare lo spaccio. Occorrono strumenti come droni o fototrappole per monitorare il territorio, specialmente le estese aree agricole, i parchi e le zone boschive. Servono, inoltre, apparecchi all’avanguardia in grado di riconoscere la sostanza stupefacente come gli sniffer palmari, oltra ad autovetture per le unità cinofile. Stringeremo, inoltre, accordi con le Prefetture di Milano e Monza per il controllo dei parchi e delle aree boschive, zone particolarmente interessate da questo fenomeno”.
“Nel contrasto alla droga – ha concluso l’assessore De Corato – non si deve mai abbassare la guardia”.