Milano, 22 aprile 2021 – In questo momento particolarmente difficile a causa del Covid, sono oltre 150 i progetti di solidarietà, inclusione sociale e attenzione verso le ragazze e i ragazzi della nostra regione portati avanti dagli oratori lombardi. Iniziative per i giovani, spesso realizzate con il contributo fondamentale degli stessi giovani, come emerso oggi all’incontro ‘Le sfide dell’oratorio del futuro, tra fragilità educative e disagio giovanile’, organizzato a Milano da ODL – Oratori Diocesi Lombarde, presso la Casa del Cardinale Ildefonso Schuster.
All’evento è intervenuto in videoconferenza il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. Presente in sala, in rappresentanza della Regione, Stefano Bolognini, assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Comunicazione e Giovani.
All’incontro formativo hanno partecipato, tra gli altri, monsignor Maurizio Gervasoni, Vescovo delegato per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Lombarda, don Stefano Guidi, coordinatore di ODL-Oratori Diocesi Lombarde, Riccardo Bettiga, Garante regionale per l’Infanzia e Adolescenza e don Michele Falabretti, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale Giovanile della Conferenza Episcopale Italiana.
IL GOVERNATORE: DA REGIONE UN IMPEGNO ANCORA PIÙ DETERMINATO – “Le attività degli oratori – ha sostenuto il presidente Fontana – sono molto importanti e molto belle. Gli oratori offrono a tanti giovani un’opportunità per superare certi disagi. Il ‘lockdown’, le chiusure delle scuole, i tanti sacrifici che il virus ci ha imposto hanno portato a tante limitazioni per i giovani. Stiamo vaccinando molto, i rischi per il Covid si stanno riducendo. Noi crediamo negli oratori e quest’anno daremo una mano in maniera ancora più determinata. Speriamo che le linee guida future possano essere più semplici, per gli oratori e per i giovani”.
L’ASSESSORE: ECCEZIONALI LUOGHI DI SOCIALITÀ – “Gli oratori – ha aggiunto Stefano Bolognini, assessore allo Sviluppo Città Metropolitana, Comunicazione e Giovani – fanno parte della nostra storia, delle nostre tradizioni. In Lombardia se ne contano 2.307, poco più di un terzo dei circa 6000 presenti in Italia. Espressione delle 3.211 parrocchie delle 10 diocesi lombarde, sono eccezionali luoghi di socialità che, da sempre, svolgono un ruolo molto importante nel lungo e difficile percorso di formazione della personalità di tanti ragazzi. Si tratta di contesti protetti, in cui i giovani possono incontrarsi, confrontarsi e crescere insieme. Un patrimonio da salvaguardare e, certamente, da valorizzare come dimostrano, anche, l’originalità e la particolarità di molte delle azioni in corso. Iniziative che, proprio perché spesso realizzate con il contributo fondamentale degli stessi ragazzi, riescono a incontrare con grande efficacia le esigenze dei giovani”.
UNA COLLABORAZIONE PREZIOSA PER I GIOVANI E LE COMUNITÀ – “Per Regione Lombardia – ha sottolineato Bolognini – la costante collaborazione con Regione Ecclesiastica Lombardia e ODL – Oratori della Lombardia è davvero preziosa. Un rapporto che va oltre il contributo economico e che è finalizzato a trovare le soluzioni migliori sui territori per i giovani e, di riflesso, per le comunità stesse che ruotano intorno agli oratori. Il progetto ‘Giovani IN Cammino’ rappresenta la declinazione più virtuosa di questa sinergia. Anche per questo, per l’annualità 2020-2021, la Giunta ha previsto uno stanziamento di 600.000 euro per la realizzazione di 150 azioni attualmente in corso negli oratori di tutte le 10 diocesi lombarde”.
QUATTRO LE LINEE DI INTERVENTO – Le 150 azioni in corso, cofinanziate da Regione Lombardia, sono orientate su quattro linee di intervento. “Innanzitutto – ha ricordato Bolognini – il protagonismo giovanile, con esperienze di corresponsabilità dei giovani nel prendersi cura della propria comunità. La seconda linea riguarda la collaborazione con altre realtà a contatto con il mondo giovanile, come la scuola o le società sportive. La terza interessa l’accompagnamento studio-doposcuola. Infine, la quarta linea è incentrata sulla pastorale ordinaria, con esperienze di animazione e valorizzazione del gruppo dei pari. Azioni progettuali – ha concluso l’assessore – in cui sono coinvolti attivamente giovani di età compresa tra i 18 e i 30 anni, che curano e seguono iniziative rivolte ad altri giovani e adolescenti. E questo è sicuramente uno degli aspetti da valorizzare maggiormente dell’intero progetto: giovani che si mettono a disposizione dei giovani per crescere, insieme”.