(mi-lorenteggio.com) Rho, 6 aprile 2021 – Il Consiglio Comunale di Rho ha approvato questa settimana due documenti importanti per il futuro della città: lo studio comunale di gestione del rischio idraulico e il nuovo PGT, il Piano di Governo del territorio, importante strumento di gestione del territorio.
Nella seduta del 29 marzo, il parlamentino ha anzitutto approvato a maggioranza lo studio comunale di gestione del rischio idraulico, presupposto per adempiere al regolamento regionale n. 7/2017 e per procedere con l’adeguamento del PGT alla legge regionale n. 31/2014. Nel documento comunale di gestione del rischio, il Comune definisce le situazioni di rischio idraulico e le modalità di prevenzione e riduzione degli eventi calamitosi: si parte da un’analisi dello stato di fatto (dimensionamento della rete fognaria, pendenze, capacità di deflusso delle acque meteoriche, su interazioni con i corpi idrici superficiali), individuando le aree potenzialmente soggette ad allagamento e si definiscono le cautele per le attività edilizia, considerando il fenomeno sempre più frequente delle bombe d’acqua, con piogge più abbondanti in tempi stretti.
Il piano è stato presentato dall’assessore all’Urbanistica ed Edilizia Privata, Edoardo Marini, e dall’ingegnere Cristina Passoni. “L’obiettivo è prevenire e ridurre gli allagamenti da parte di Lura, Bozzente e Olona, considerando che il problema idraulico ha avuto scarsa attenzione negli ultimi 50 anni, ed è stato oggetto di attenzione solo negli ultimi 10 anni, grazie anche alle costanti attenzioni dell’assessore all’Ambiente Gianluigi Forloni” ha detto l’assessore Marini.Il Consiglio comunale è poi passato al secondo punto all’ordine del giorno, ossia la variante generale al Piano di Governo del Territorio, con 118 osservazioni di cittadini e stakeholder, più 5 pareri di organi istituzionali (ARPA Lombardia, ATS MetroMilano, Regione Lombardia, Parco Agricolo Sud Milano, Città Metropolitana di Milano), da analizzare e votare. I lavori si sono protratti per 4 serate (29, 30 e 31 marzo e 1 aprile).
Le 118 osservazioni pervenute entro i termini di legge, alcune delle quali pervenute doppie o triple, sono state esaminate e poi accorpate in diverse “famiglie” per affinità: il gruppo più numeroso (26) ha riguardato i terreni agricoli di cui si richiedeva la trasformazione di destinazione d’uso, in particolare l’edificabilità: “Ribadiamo il consumo di suolo zero, già previsto dal PGT del 2013: procedendo con lo stesso trend degli ultimi 50 anni, in poco tempo in città non ci sarebbero più spazi verdi. Ci sono anche riferimenti normativi, europei e regionali, che confermano la nostra scelta” ha affermato l’assessore Marini. Coerentemente con questo indirizzo, le richieste sono state tutte respinte, con un’unica eccezione: la richiesta di CAP Holding che chiede la realizzazione di pozzi idropotabili in un contesto di potenziamento e miglioramento distribuzione dell’acqua nella zona, con la destinazione di metà dell’area interessata, oggi agricola e di proprietà comunale, a servizi tecnologici.
Le altre famiglie di osservazioni riguardano trasformazioni di aree a servizi, modifiche di indici volumetrici o precisazioni sulle schede descrittive degli ambiti di trasformazione, chiarimenti e precisazioni sulle norme tecniche di attuazione o richieste molto specifiche.
Commenta l’assessore Marini: “Non sono arrivate richieste radicali di modifiche, quindi il piano urbanistico approvato non presenta stravolgimenti, confermando l’impostazione del piano adottato e di quello precedente del 2013, in un’ottica di continuità del progetto amministrativo portato avanti dalla Giunta Romano. Siamo stati rigidi sulle scelte fondamentali, mentre abbiamo accolto dove possibile le altre osservazioni pervenute, migliorative e specificative, con l’obiettivo di avere uno strumento più preciso”. Complessivamente, delle 118 osservazioni trattate (di cui 6 doppie o triple), ne sono state accolte 26; parzialmente accolte 37 e respinte 45.
Soddisfazione anche per il sindaco Pietro Romano: “Non era mai capitato che un sindaco portasse ad approvazione due PGT, sono quindi particolarmente soddisfatto. Il rinnovo è stato necessario perché quello precedente era scaduto, ma pur cambiando le norme gli obiettivi di rilancio restano gli stessi, ossia stop al consumo di suolo e recupero di aree dismesse, cogliendo le nuove opportunità di MIND e realizzando spazi pubblici inclusivi – ha detto il sindaco -. Il piano urbanistico è uno strumento che permette di governare il cambiamento della città, fissando regole e dando indirizzi per lo sviluppo futuro. Ringrazio i cittadini che, con le loro osservazioni, ci hanno permesso di correggere il tiro, migliorando il piano. Ringrazio anche l’ufficio tecnico, in particolare l’arch. Sara Morlacchi, l’arch. Walter Varesi e il geom. Roberto Scaglione, e poi il Centro studi PIM (Piano intercomunale milanese), i consulenti idraulici, quelli del Politecnico di Milano e della facoltà di Agraria dell’Università degli Studi. Un ringraziamento particolare va all’assessore Marini, che ha coordinato il team di lavoro, ascoltando e raccogliendo le richieste dei cittadini. Ora il PGT è affidato alla città, sperando che ne faccia buon uso”.