(mi-lorenteggio.com) Zogno/BG, 2 aprile 2021 – Il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e l’assessore regionale alle Infrastrutture, Trasporti e mobilità sostenibile Claudia Maria Terzi, coordinatrice del tavolo territoriale di Bergamo, hanno visitato oggi il cantiere della variante stradale di Zogno (BG), opera molto attesa dal territorio.
L’intervento è finalizzato a migliorare le condizioni di sicurezza e la fluidità della circolazione stradale nel bacino alto bergamasco/brembano, in particolare rispetto ai flussi di transito e distribuzione da e per la Valle Brembana e le valli limitrofe (Serina, Taleggio e Alta Valle).
Il progetto prevede la realizzazione di una variante di circa 4,3 km alla ex S.S. 470, che consente di escludere dal transito l’abitato di Zogno, dalla località ‘Grotte delle Meraviglie’ alla località ‘Madonna del Lavello’ nella frazione di Ambria, con due tratti a cielo aperto di 2 km e 180 metri e due gallerie naturali: la Galleria Inzogno, di 654 metri, e la Galleria Monte di Zogno, di 2.211 metri.
“Un intervento che consente di fruire ancora meglio di questa splendida parte della nostra Lombardia – ha commentato il governatore Fontana – anche in vista dell’estate quando il turismo di prossimità consentirà di apprezzare per la prima volta o riscoprire le bellezze del territorio”.
“Quest’opera – ha sottolineato l’assessore Terzi – è stata ferma per molto tempo: per questioni burocratiche prima e per questioni economiche poi, tutte risolte da Regione Lombardia”.
“Stiamo andando avanti molto velocemente e abbiamo trovato le risorse che mancavano per completare questo intervento. L’opera – ha precisato Terzi – è costata 76 milioni di euro, di cui più di 61 milioni stanziati da Regione Lombardia”.
“Ogni mese – ha concluso – facciamo sopralluoghi e constatiamo che i lavori procedono molto spediti. L’obiettivo è aprire per l’estate perché è un passaggio fondamentale per il turismo della Val Brembana. Siamo al 75% della realizzazione. Questa infrastruttura cambierà il volto della Bergamasca e della Valle”.