Milano. Il Municipio 6 prende posizione sul tema del commercio di vicinato

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Santo Minniti: “Le serrande chiuse sono una ferita per tutti. Con gli strumenti digitali i negozi di
vicinato possono competere con i giganti”

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 15 dicembre 2020  – La sfida ad Amazon e alle piattaforme di commercio online è
lanciata. Con la campagna di affissione “6 vicino” partita nei giorni scorsi su tutto il territorio, il Municipio 6 prende posizione sul tema del commercio di vicinato.
“Acquisto online: 24 ore. Nel negozio di vicinato: 10 minuti”. Questo uno dei tanti messaggi che campeggiano sui manifesti, che puntano a smontare alcuni miti dell’online (la velocità appunto, ma anche il sistema dei feedback o dei resi) sottolineando i vantaggi di acquistare di persona, creare una relazione di fiducia con il negoziante e seguire i consigli di chi è “del mestiere”.
“Milano si sta trasformando: con il documento #Milano2020 ha scelto esplicitamente di andare verso “la città dei 15 minuti”, comealtre grandi città europee.” Dichiara Santo Minniti, Presidente del Municipio 6 Milano che prosegue: ” Questo significa che ogni cittadino dovrà avere i servizi fondamentali a 15 minuti di distanza a piedi o in bicicletta. Parliamo di svago, cultura ma anche di servizi commerciali. Il lockdown ha mostrato a tutti che le saracinesche
abbassate sono una ferita per la città. E le luci spente degli ultimi mesi sono solo un assaggio di cosa potrebbero essere le città senza negozi di quartiere, se i commercianti non sapranno stare al passo con la trasformazione digitale.

Non una campagna “contro”, ma una compagna “per”.

E a proposito di stare al passo con un mondo che cambia in fretta, il Municipio 6 ha deciso di portare la competizione ad un livello successivo. Parte infatti in questi giorni anche un progetto gemello, che punta a rendere i negozi di vicinato più a portata di click: un corso in 10 lezioni che approfondirà con i commercianti gli aspetti del marketing digitale, da come stare sui social a come creare un account business, fino alla vendita di un prodotto su internet.
Non fermare la modernizzazione quindi, ma dare gli strumenti ai commercianti per stare al passo coi tempi e, perché no, competere anche con i giganti dell’e-commerce.
“I negozi di vicinato sono attività imprenditoriali che creano lavoro e contribuiscono in modo significativo al PIL e al benessere del nostro Paese, pagano le tasse in Italia, svolgono un ruolo fondamentale di
presidio civico. Per questo vanno difese.” prosegue Minniti, parafrasando altri messaggi in via di affissione sul territorio. “Attività di vicinato attrattive e competitive sono certo nell’interesse dei commercianti, ma sono un asset per tutta la cittadinanza. Partiamoda qui ma andremo avanti”, conclude il Presidente Minniti, che già pensa a un e-commerce di territorio e a servizi di consegna gestiti direttamente dai commercianti, in una sorta di centro commerciale diffuso. Insomma, la sfida è lanciata, e a giudicare il numero di associazioni di commercianti che hanno aderito, pare che il Municipio 6 non abbia intenzione di perderla.

 

Redazione

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