(mi-lorenteggio.com) INVERUNO, 18 NOVEMBRE 2020 – “Una storia che infonde in tutti noi forza e coraggio, tanto più in un periodo complesso come quello che stiamo attraversando”. Daria Chiodini coordinatrice della Casa Famiglia ‘E.Azzalin’ di Inveruno commenta così il traguardo dei 103 anni, raggiunto in questi giorni, dalla Signora Orestina Turino, residente nella Casa Famiglia di Inveruno gestita da Sodalitas.
Orestina Turino nasce nel 1917 nel pieno della Grande Guerra. “E’ la storia di due occhi che hanno visto oltre un secolo d’Italia contemporanea e non solo sui libri” prosegue la coordinatrice: “Due guerre mondiali, il fascismo, il dopoguerra, il boom economico, fino al Covid, con la perseveranza di chi affronta anche questo nuovo tempo perché nella vita ha incontrato ben altre esperienze e difficoltà”.
Nata a Trino Vercellese (VC), Orestina non potè studiare, ma iniziò a 9 anni a lavorare in una fornace, dove si producevano mattoni. Continuò poi il suo lavoro di operaia in una fabbrica, fino alla pensione. Nel frattempo, conobbe l’amore della sua vita, il signor Antonio, che faceva il barbiere. Riuscirono poi, con grandi sacrifici, a far studiare il loro unico figlio Franco, che prese il diploma. Dopo la pensione la signora Orestina si è dedicata all’hobby del ricamo e a varie attività di volontariato, finché è arrivata in Casa Famiglia e qui, seppur con tutte le precauzioni necessarie, ha festeggiato come si conviene i suoi 103 anni.
“Un augurio ancora più forte del solito, da tutti noi operatori e dai suoi familiari, vicini seppur lontani” sottolineano dalla Casa Famiglia di Inveruno. “La vita della ‘nostra’ Orestina – conclude Ilaria, dell’equipe animativa – è di grande esempio per tutti noi, per la serenità e la fermezza che sempre ha dimostrato in ogni momento della sua vita”.