Milano, 12 novembre 2020 – Ai più, probabilmente il nome di Caresanablot non dice niente. Da un po’ di tempo sì è cominciato a parlare di questo paesino che si è trasformato nel casino legale più frequentato d’Italia.
Questo piccolo centro abitato da 1100 abitanti circa, si trova in provincia di Vercelli, e in base ai dati del 2017 è il posto in cui si gioca di più in Italia. Caresanablot fa rima con slot, e il caso vuole che questo sia il gioco preferito dagli abitanti del comune.
I dati relativi a questo piccolo centro lo pongono in testa alla classifica sul gioco d’azzardo, di tutta la penisola. Essi comprendono tutte le modalità di gioco, dal casinò legale, ai gratta e vinci, alle slot machine e VLT videolottery. In questo comune infatti, ogni abitante spende nel gioco d’azzardo circa 2.863 € l’anno.
Si tratta di una media pro capite è molto più alta rispetto a quella del resto dell’Italia. In totale nell’anno 2017, nel piccolo centro sono stati spesi 32,19 milioni di euro nel gioco. Non tutti i soldi giocati sono andati persi, infatti sono tornati nelle tasche dei giocatori 26,79 milioni di euro. Quindi in effetti la spesa, al netto delle vincite, investita nel gioco è stata pari a 5,4 milioni.
Gli abitanti si difendono: Caresanablot non è un casinò legale a cielo aperto
Questi dati parlano chiaro ma vanno considerati in relazione ad altri elementi. È facile tacciare il paesino di essere un piccolo casinò legale, guardando la sua posizione da numero uno in classifica su 7.954 comuni. Uno dei primi elementi da valutare è l’ammontare delle giocate in relazione al reddito pro capite. La popolazione di 1124 abitanti ha un reddito pro capite di 23.579 €, molto più alto rispetto ad altri comuni italiani.
In difesa del piccolo centro del vercellese e dei suoi abitanti, dipinti come giocatori accaniti vi sono altri elementi. Il principale è sicuramente la presenza di una enorme sala di slot machine su una strada a grande scorrimento. Data la sua collocazione, crocevia dei percorsi che portano a grossi centri vicini, come Biella e Novara, la sala slot attira giocatori da altri comuni.
I dati relativi al gioco di Caresanablot, sarebbero dunque drogati dalla presenza di giocatori provenienti da zone limitrofe. Collegare la spesa elevata ai giochi di slot machine, con il numero dei residenti non ha molto senso secondo i locali. Dipingere Caresanablot come un casinò legale a cielo aperto, è tratteggiare un quadro che non risponde alla realtà.
Più che casinò legale, grande sala slot
Se andiamo a guardare i dati relativi alle tipologie di gioco preferite, vediamo che questo è quasi tutto praticato nella classica sala slot. Mentre il casinò legale offre tante tipologie di gioco, a Caresanablot si gioca principalmente soltanto a due. Al primo posto delle preferenze abbiamo le macchinette VLT, al secondo posto le AWP. Entrambe, seppure diverse vengono spesso identificate con il nome generico di “slot machine”.
Il totale delle giocate fatte a questi due tipi di macchine, ammonta a 32,18 milioni in un anno. Questa somma rappresenta quasi il 100% della spesa al gioco, e può essere ricondotta alla fantomatica sala slot di cui abbiamo parlato all’inizio dell’articolo.
Se andiamo a guardare i dati degli altri giochi, questi ammontano quasi a zero. Ad esempio non si fanno scommesse virtuali nelle agenzie o al casinò legale online, né si gioca al Superenalotto.
Una spesa di 34 mila euro viene fatta per le lotterie istantanee, 55 mila euro all’anno sono investiti nel gioco del lotto. Solo 30 € nelle lotterie tradizionali.
Anche grazie a questi dati comprendiamo come non si tratti di una comunità di giocatori. D’altro canto il gioco alle macchinette AWP e VLT è quello più a rischio ludopatia. Si tratta inoltre di una tipo di attività che induce i più accaniti a spostarsi pur di giocare.
L. M.