Rho. Piano Governo del Territorio: adottata la nuova variante generale

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Un Piano ri-calibrato, semplice, con procedure amministrative semplificate per cogliere le opportunità di sviluppo della città

 

(mi-lorenteggio.com) Rho, 22 ottobre 2020 – Cogliere l’opportunità di MIND, investire sulla sostenibilità e promuovere uno sviluppo equilibrato su tutto il territorio, fornire risposte alle esigenze abitative della popolazione, favorire il futuro delle aree rurali e la rigenerazione del tessuto commerciale grazie anche alla semplificazione amministrativa: sono questi i principi su cui si basa la nuova Variante Generale del Piano di Governo del Territorio (PGT) che risale al marzo 2013.

Con la redazione del nuovo piano urbanistico sulla scia del Piano Strategico, Rho è chiamata a rispondere a diverse sfide, di seguito i punti più significativi:

• I grandi progetti per la città come MIND – Milano Innovation District con l’area industriale di via Risorgimento – De Gasperi che per la sua contiguità si candida ad accoglierne gli effetti. La valorizzazione del cosiddetto “sottomarino” – così come viene chiamata quest’area in virtù della sua forma planimetrica- è collocata però in un disegno più complesso che cerca di “legare e cucire” fra loro le grandi attrezzature che caratterizzano questo settore della città: l’area industriale di via Risorgimento – De Gasperi, innanzitutto, Mind, la Fiera di Milano, le aree industriali di Pantanedo, il cosiddetto “tronchino ferroviario” (i binari che collegavano la stazione FFSS di RHO con la raffineria ENI e il deposito di gas di Rhodengas) e il Parco Agricolo Rho Arese. Per promuovere questo sviluppo e per raccogliere idee circa il come realizzarlo, l’Amministrazione di Rho ha indetto insieme a Fondazione Fiera Milano e alla Società Arexpo SPA un concorso di idee fra gli studenti del Politecnico di Milano.

• Centro storico e gli usi commerciali: il “nuovo” PGT prevede una disciplina più speditiva rispetto al piano vigente, cioè incentrata su procedure più semplici, in cambio di una maggiore attenzione alla attenzione alla conservazione dei caratteri architettonici della città storica.

• Aree progetto: cioè i luoghi della città che più di altri sono deputati alla trasformazione, i cosiddetti Ambiti di Trasformazione Urbana (ATU). Si tratta di 23 aree, perlopiù di recupero come stabilimenti dismessi o compendi immobiliari mal messi, cioè già edificate, a cui vanno aggiunte le 11 aree speciali soggette a successiva pianificazione attuativa individuate dal Piano delle Regole (perlopiù piccole aree inedificate). Per ognuna di esse è stato predisposto un allegato al Piano, denominato “scheda” di approfondimento. Ne sono un esempio le area di Pantanedo, l’area ex Nilit/MTM, l’area Citterio, l’area ex CMR/Rotoincisa.

• Spazio agricolo: è punto focale della strategia di valorizzazione della città e del territorio, e non solo perché non incrementa, e anzi diminuisce, il consumo di suolo per scopi urbani, ma perché lancia una sfida e una scommessa: trasformare in un “giardino” quel mondo rurale che fino all’industrializzazione è stato la principale risorsa della città, ciò che ne ha assicurato la sopravvivenza e la ricchezza. Questa scommessa si gioca sul piano ecologico/ambientale, sulle attività agricole e sulla fruizione dello spazio rurale e la possibilità di fondare un “nuovo paesaggio” dell’abitare nel verde. Sono d’esempio gli interventi di riqualificazione ambientale realizzati nei pressi del Mulino Prepositurale.

• Dieci piazze o luoghi della città che necessiterebbero di una maggiore attenzione per aumentar la qualità degli spazi pubblici: ad esempio, piazza Visconti, ma anche piazza Chiesa a Terrazzano, via Gandhi a Mazzo, piazzetta Buozzi a Passirana o luoghi più difficili, come la piazzetta commerciale comunale di via Aldo Moro.

• Scuole e impianti sportivi: il nuovo piano sviluppa approfondimenti sul tema delle scuole e della ricca dotazione di impianti sportivi.

“Sono molto soddisfatto di questo risultato – commenta il Sindaco Pietro Romano – che è il frutto di un lavoro corale che ha coinvolto numerosi enti e professionisti ed anche, in primo luogo, i Tecnici del Comune di Rho che hanno accettato questa importante sfida e che ringrazio particolarmente. Per il grande impegno, la passione e la competenza ringrazio l’Assessore Marini, che ha proposto un approccio nuovo e coraggioso uscendo dai classici schemi e dando la giusta flessibilità alle norme urbanistiche. Con l’approvazione del Piano Strategico abbiamo definito le linee per progettare il futuro della Rho 2030 ed ora con il PGT, che tali linee recepisce, si passa ad una pianificazione temporale più ravvicinata e puntuale per i prossimi cinque anni: due strumenti per lo sviluppo armonico e coordinato della città e per cogliere le opportunità di MIND”.

“Il piano urbanistico non solo stabilisce dove, cosa e quanto si può costruire, ma è un’occasione di riflessione più generale su temi importanti per la comunità” afferma l’assessore a Urbanistica ed Edilizia Privata, Edoardo Marini- Un “buon” piano non deve inventare nulla, ma deve limitarsi a raccogliere e mettere a sistema le idee e le proposte che già affollano la città, definendo le indicazioni e gli strumenti per realizzarle. Per rendere più leggibile il PGT abbiamo realizzato un Vocabolario, un vero e proprio manuale d’uso per semplificare la consultazione e l’utilizzo” .

Iter e informazioni su PGT

Dopo l’adozione del PGT da parte del Consiglio Comunale inizia il periodo delle “misure di salvaguardia”, ovvero tutte le pubblicazioni e le comunicazioni che rendono pubblico il documento e permettono di presentare osservazioni.

A breve sarà comunicato ai cittadini le date per presentare le proprie osservazioni.

Tutte le informazioni e i documenti sono pubblicati sul sito www.comune.rho.mi.it

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