Al Festival della Scienza Medica il Direttore di Humanitas Alberto Mantovani: “sembra che la relativa resistenza dei bambini a Covid-19 sia in parte legata al calendario vaccinale. Ma un bambino su 5 al mondo non ha accesso ai vaccini più elementari:
occupiamoci anche di questo, nella lotta contro Covid-19”
Anche secondo Mantovani molte speranze sono riposte nei vaccini: l’immunità innata, che è la prima linea di difesa contro gli agenti patogeni, va allenata per alzarne la soglia di funzionamento, e ciò è possibile tramite le vaccinazioni. “Il New England Journal of Medicine mi ha chiesto di scrivere su questo tema e sulle implicazioni per Covid-19. Sospettiamo che, per esempio, la relativa resistenza dei bambini a Covid-19 sia in parte legato al fatto che il loro sistema immunitario sia sottoposto a un programma di allenamento continuo nel tempo collegato al calendario vaccinale. Non siamo in condizioni di raccomandare un vaccino specifico per allenare la prima linea di difesa: ci sono molte evidenze che questo possa essere vero, le sperimentazioni cliniche sono in corso. La raccomandazione è quella di fare i vaccini consigliati, per esempio per le persone ultra 60-65 anni quello per l’influenza, ma anche pneumococco e herpes, perché danno quella che, in gergo, viene chiamata anche protezione agnostica, un buon allenamento per il sistema immunitario: vaccini e stile di vita sono i due strumenti che abbiamo per allenarlo”.
Mantovani ha ricordato come i vaccini siano “una conquista di civiltà, come abbiamo scritto qualche tempo fa in un lavoro io, Rino Rappuoli, che non ha bisogno di presentazioni, e Angela Santoni. Non dimentichiamo che un bambino su 5 che nasce sul pianeta oggi non ha accesso ai vaccini più elementari, quindi occupiamoci di Covid-19 ma non dimentichiamo quelli fondamentali. I vaccini sono una cintura di sicurezza per l’umanità, e credo che la pandemia oggi ci abbia ricordato la verità di questa affermazione”. Mantovani ha ricordato anche l’annuncio, dato una decina di giorni fa dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, della vittoria sulla polio in Africa, passato in sordina: “cosa c’entra questa cosa con il Covid-19? Innanzitutto è un annuncio che avrebbe meritato più attenzione, perché grazie ai vaccini possiamo avere e potremmo avere un mondo completamente libero dal polio: c’entra, perché dalla polio siamo usciti non grazie a un vaccino ma a due vaccini usati in modo complementare, quello che credo ci servirà anche per SARS-CoV-2”.
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