OPERA. FUSCO CONTRO CITTÀ METROPOLITANA PER GLI AUTOVELOX SULLA VALTIDONE

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Anziché fare le manutenzioni si pensa a incassare le sanzioni senza cui Sala non chiude i bilanci

(mi-lorenteggio.com) Milano, martedì 1 settembre 2020 – Città metropolitana posiziona due nuovi autovelox a Opera sulla 412 Valtidone ed il Consigliere della Lega Ettore Fusco torna a protestare per il sistema che
lui stesso ha sempre considerato vessatorio e finalizzato esclusivamente a incassare denaro e non a
prevenire gli incidenti sulle strade pericolose. Del resto l’installazione è stata abbinata alla riduzione
del limite di velocità in quel tratto di strada a due corsie per senso di marcia da 90 a 70 km/h.
Da alcuni giorni i due nuovi autovelox sono apparsi a distanza di poche centinaia di metri uno
dall’altro su entrambe le carreggiate della strada di competenza metropolitana tra le uscite di Opera
Centro e Zerbo ed in prossimità degli stessi campeggiano adesso i nuovi limiti di velocità che
rendono più facile incappare in una infrazione al limite ribassato.
“Così l’Ente inutile gestito distrattamente da Sala continua la sua politica degli agguati – commenta
Fusco da sempre critico sulla gestione metropolitana degli autovelox che rappresentano l’unica
entrata in crescita per l’Ente di palazzo Isimbardi – posizionando le telecamere su una strada che
invece avrebbe bisogno di ben altro”.
Infatti, secondo l’ex Sindaco di Opera ed oggi vicesindaco oltre che Consigliere metropolitano, c’è
un semaforo pedonale da rimuovere poiché pericoloso, un ponte pedonale da sostituire poiché non
idoneo, un altro ponte ciclopedonale con il cantiere inspiegabilmente fermo da mesi da ricostruire e
per cui la burocrazia di Città metropolitana ha già fatto perdere anni in scartoffie e permessi quando
il costo era a carico dei privati a scomputo di oneri, l’illuminazione da ripristinare soprattutto nel
tratto degli autovelox, la segnaletica da adeguare ed implementare soprattutto adesso in funzione dei
nuovi limiti e degli autovelox, lo spartitraffico da pulire e curare poiché la vegetazione invade le
carreggiate, le barriere antirumore per ridurre l’inquinamento acustico dovuto dalla strada e poi le
manutenzioni ordinarie di cui l’Ente che ha sostituito la Provincia si è sempre occupato molto poco.
Insomma ci sono molte criticità che andavano affrontate prima di pensare a nuovi strumenti per il
controllo elettronico della velocità ed in particolare il Consigliere Fusco, che anni fa aveva bloccato
temporaneamente il provvedimento provinciale che classificava la strada come extraurbana
principale impedendone il transito ai ciclomotori inferiori a 150cc di cilindrata, torna oggi anche
alla carica su questa vicenda che di fatto impedisce ai possessori di ciclomotori di piccola di
cilindrata di recarsi da Opera alla frazione di Noverasco, dove si trova il liceo, oltre che nella Città
di Milano senza dovere fare il giro dell’oca su strade peraltro inadeguate poiché di campagna
oppure per la distanza da dover percorrere.
“Invito Sala a venire a Opera – conclude Fusco – per rendersi conto della situazione paradossale che
si è creata in quel tratto di strada con due autovelox a distanza tanto ravvicinata da configurarsi
come una vera e propria trappola, senza neppure un’adeguata segnaletica e magari una campagna
informativa antecedente il posizionamento delle telecamere. Il nostro Sindaco deve ricordarsi di
essersi candidato a ricoprire questo ruolo promettendo idee innovative che avrebbero dovuto portare
Città metropolitana di Milano a competere con le grandi metropoli mondiali, diceva lui, per
ritrovarci invece a competere solo con il Comune di Milano nella gara ad incassare sempre di più
dalle sanzioni”, conclude il consigliere di Città metropolitana di Milano, Ettore Fusco (Lega).

 

Vittorio

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