(mi-lorenteggio.com) Milano, 19 agosto 2020. L’ennesimo deragliamento sulla rete ferroviaria lombarda di Carnate ripropone il tema della sicurezza e dei pesanti disagi subiti quotidianamente dai pendolari sulle linee regionali. L’incidente ferroviario a Carnate sulla linea Monza Lecco dopo quelli recenti avvenuti sulla a Maleo sulla Codogno-Cremona, ad Inverigo sulla Seveso-Asso e a Pioltello riaprono il tema dei differenti sistemi di gestione tra le linee controllate da Rfi e quelle invece gestite dalle Ferrovie Nord e dei bassi standard di sicurezza su tutti i 1.700 km di ret lombarda. La regione deve prendere atto che l’ unificazione e regionalizzazione di Trenord ha dato pessimi risultati e alti costi pubblici senza nessun miglioramento gestionale mentre la rete sia statale (RFI)come in questo caso che lombarda (FNM) continua ad evidenziare carenze strutturali, manutentive e di sicurezza. E pensare che in questa fase estiva la rete non è stressata da un intenso traffico ferroviario. La regione Lombardia anziché insistere sulla strada dei grandi investimenti e nella presentazione di mirabolanti “Piani Marshall” e puntare su opere autostradali come la Pedemontana e l’autostrada Bergamo Treviglio dovrebbe varare un piano di messa in sicurezza e potenziamento della rete ferroviaria e stradale con RFI ed ANAS. A partire da un piano per la soppressione dei passaggi a livello.
V.A.