Scuola: dopo il danno, la beffa. Il Governo dà ai sindaci poteri speciali in materia di edilizia scolastica, ma la burocrazia e la bagarre politica li ingessano
(mi-lorenteggio.com) OPERA, 10 giugno 2020. –“Noi vittime della burocrazia e della‘politica di palazzo’, quella lontana dalla realtà e delle esigenze dei cittadini. Un circolo vizioso che penalizza la nostra comunità”. E’ questo il grido del sindaco di Opera, Antonino Nucera, dopo l’approvazione del “Decreto Scuola”dei giorni scorsi.
Il documento, emesso in piena emergenza epidemiologica, prevede poteri speciali ai Sindaci dei Comuni e delle Città Metropolitane che, in materia di edilizia scolastica, possono operare con poteri commissariali. Questo per velocizzare l’esecuzione degli interventi entro la fine del 2020 e permettere agli studenti di tornare sui banchi di scuola in assoluta sicurezza.
“Ed è assurdo che in un momento delicato come questo, in cui si parla di didattica a distanza a causa degli spazi ridotti e si prospetta l’introduzione di barriere in plexiglas tra un banco e l’altro – spiega il sindaco Antonino Nucera – si impedisca ad un’amministrazione di intervenire e ridisegnare un plesso degli anni ’70, realizzato su esigenze completamente differente dalle attuali. E’ assurdo che si impedisca ad un’amministrazione di restituire ai bambini una struttura ampia, ben areata e con spazi adeguati a garantire la permanenza a scuola in assoluta serenità e tranquillità”.
Il Primo Cittadino si riferisce alla tormentata vicenda della scuola dell’infanzia Don Milani, il cui intervento di ampliamento e riqualificazione è al centro di bagarre politiche e ricorsi al Tar.
“Prima ancora che scoppiasse l’emergenza Covid-19 – spiega il sindaco – avevamo progettato un intervento di riqualificazione e ampliamento della scuola materna Don Milani. In tempi non sospetti, in modo lungimirante, avevamo puntato sul benessere dei piccoli fruitori dell’edificio, che tra le mura scolastiche trascorrono buona parte delle loro giornate. Il progetto aveva l’obiettivo di adeguare la struttura alla nuova normativa in materia di edilizia scolastica ampliando le dimensioni delle classi, predisponendo nuovi spazi per laboratori didattici e per la socialità. Insomma, tutto ruotava intorno al benessere dei piccoli fruitori del servizio. Nonostante un dialogo costante con la Soprintendenza milanese, recependo tutte le indicazioni fornite, il Comitato Tecnico Scientifico del MiBACT, un organo lontano dal nostro territorio ed esclusivamente politico, ha posto il veto sull’ampliamento della struttura”. All’origine dello stop ci sarebbe l’avvio dell’iter per sottoporre a vincolo conservativo l’attuale edificio, decretandolo “bene di particolare interesse storico-artistico-culturale”. “Contro questa decisione abbiamo presentato ricorso al Tar – prosegue Nucera – ma nel frattempo la burocrazia rallenta tutto”.
Intanto, per organizzare al meglio la ripartenza del nuovo anno scolastico rispettando tutte le indicazioni fornite dal legislatore nazionale, il Sindaco ha chiesto un incontro con la dirigente scolastica delle scuole del territorio. “L’Amministrazione è pronta ad intervenire, qualora ce ne fosse bisogno, per garantire ai cittadini più piccoli e fragili spazi accoglienti e sicuri – conclude Nucera – Aspettiamo indicazioni da parte della direzione scolastica e appena ci saranno fornite ci metteremo al lavoro, come sempre”.
Redazione