Giunta alla sua IX edizione, la rassegna gratuita Palazzo Marino in Musica dedica la sua nona edizione al rapporto tra musica, uomo e natura. Appuntamento domenica alle 11 in streaming con il concerto Lo splendore del giardino barocco eseguito dall’Ensemble filoBarocco
(mi-lorenteggio.com) Milano, 3 giugno 2020 – Da nove anni la rassegna di musica classica Palazzo Marino in Musica, realizzata in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale e organizzata da EquiVoci Musicali, propone concerti gratuiti nella splendida Sala Alessi del cinquecentesco Palazzo Marino, sede dell’Amministrazione comunale di Milano e centro della vita politica. Ogni anno un tema specifico lega i concerti, offrendo così al pubblico la possibilità di seguire percorso storico-musicale di largo respiro che racconta differenti epoche artistiche e culturali.
Quest’anno il fil rouge dei concerti proposti da giugno a novembre sarà la natura, costante fonte di ispirazione nella storia della musica, specchio degli stati emozionali, ma anche metafora di un’ideale di armonia dell’essere con il creato: una nuova stagione di sei concerti dedicati alla profonda, intima e sfaccettata relazione tra uomo, musica e natura.
Il cambiamento climatico è una delle sfide chiave del nostro tempo, sintomo di un rapporto tra uomo e natura mutato radicalmente nel corso dei secoli. Con questa edizione vogliamo offrire uno strumento per esplorare, attraverso la musica, il mutamento della relazione dell’uomo con il pianeta che abita. La musica infatti da sempre racconta in maniera diretta gli stati d’animo e le aspettative, i sogni e le paure degli uomini. La capacità del suono di trasformare lo spazio psicofisico conduce l’ascoltatore a sentire il calore del sole mediterraneo, a vivere l’esperienza di chi ha attraversato mari e deserti, a percorrere ombrose e maestose foreste o ad avvertire il freddo inverno del nord e persino quello, interno, dell’anima. L’imitazione della natura in musica, infatti, non si limita a riprodurre suoni dal mare o canti degli uccelli ma porta a percepire gli stati d’animo, le dinamiche sontuose, le imprevedibili perturbazioni e i dolci ritmi della sera. Il suono, energia naturale grezza, viene plasmato, come una roccia scalfita dall’acqua, dal compositore-creatore che dalla stessa natura trae ispirazione. Descrivendo la natura in musica l’uomo apre una porta su sé stesso e sul suo tempo, una soglia emozionale ed estetica attraverso cui percepire il proprio rapporto con il mondo.
Davide Santi e Rachel O’Brien, direttori artistici di Palazzo Marino in Musica
Ad inaugurare, domenica 7 giugno la IX Edizione, intitolata De Naturae Sonis, l’Ensemble filoBarocco che ci delizierà con il concerto Lo splendore del giardino barocco tra le note di Marco Uccellini, Heinrich Franz von Biber e Antonio Vivaldi, di cui verrà eseguito il celebre Concerto in re maggiore per flauto traverso, archi e basso continuo “Il gardellino”, op. 10 n. 3, RV 428. L’estetica barocca amava comporre partendo dai suoni più affascinanti della natura o imitare, attraverso la musica, fenomeni atmosferici e naturali, così come il canto degli uccelli dei giardini: nacque così la famosa musica a programma che Antonio Vivaldi svilupperà largamente facendo scuola.
Il 5 luglio seguiremo Il viaggio del sole con l’Ensemble Terra Mater. Un concerto che percorre un itinerario ideale dall’Anatolia – luogo da cui nell’antichità si pensava sorgesse il Sole (la parola greca “Anatolé” significava proprio il sorgere del giorno), attraverso tutto il Mediterraneo, per arrivare infine alle terre d’Occidente che affacciate sull’Oceano, fino al XVI secolo rappresentavano il confine estremo di ogni mappamondo antico. Il programma presenterà una scaletta originale in cui confluiranno brani attinti dalla musica popolare, antica e dai repertori di tradizione orale delle diverse culture mediterranee.
Domenica 2 agosto il pubblico sarà immerso ne L’universo arboreo nel suono del violino con il Maestro Fulvio Luciani. A guidare gli spettatori nel mondo degli alberi e del legno, compositori come Franco Piersanti, allievo e assistente di Nino Rota, autore di celebri colonne sonore e vincitore di tre David di Donatello, che ha composto proprio per Luciani la versione per violino solo delle sue musiche per Il segreto del bosco vecchio di Ermanno Olmi. In programma anche Presto, da boschi e prati di Fabio Vacchi e dalla colonna sonora del film di Olmi Il Mestiere delle Armi.
Dopo la pausa estiva la rassegna riprende domenica 6 settembre con la pianista Federica Bortoluzzi che presenta un programma ispirato dalla lettura dei “saggi solari” di Albert Camus, dal titolo La Mer Mediterranèe. Esso rimanda alla luminosa cultura mediterranea, identificata con l’estate, con il mare Mediterraneo inteso come luogo fisico, acqueo, sempre mutante, terrestre, e luogo dove la conoscenza sensuale del mondo si fa strumento di contemplazione della Natura stessa. In questo Mediterraneo, abitato dagli uomini di tanti paesi diversi, Camus riconosce sempre lo stesso seme, lo stesso “sorriso” e lo immagina unito da un’unica cultura, delineata nel vero e proprio pensiero meridiano che fonda le sue radici nel mondo greco.
Domenica 4 Ottobre il duo composto dal violoncellista Andrea Favalessa e dalla pianista Maria Semeraro accompagnerà il pubblico su Sentieri ai confini della notte. La notte della Sonata per violoncello e pianoforte di Debussy, evocata dalle infinite possibilità timbriche e tecniche degli strumenti: pizzicati, glissandi, effetti sonori al ponticello per il violoncello, giustapposizione di accordi e movimenti vorticosi per il pianoforte; il buio e l’oscurità de Louange à l’Eternité de Jésus di Messiaen, fino alla notte come momento di abbandono alla fantasia con I Nottambuli di Mario Castelnuovo- Tedesco, e di trasporto nella danza in Notturno e Tarantella di Alfredo Casella, dissolvimento dei freni razionali ed immedesimazione dell’uomo con la natura grazie alla musica.
Chiudono la stagione, domenica 1° novembre, gli Allievi del Conservatorio G. Verdi di Milano che accompagnano il pubblico Vom Winter bis zum Frühling (Dall’Inverno alla Primavera) partendo dalle fredde atmosfere dei Winterreise diSchubert e passando per i Liederkreis Op.24 di Schumann per arrivare ad alcune delle Acht Gedichte aus “Letzte Blätter“ Op.10 di Strauss. Un vero percorso che racconta in musica lo sbocciare della primavera dopo i geli e i ghiacci invernali.
A causa dell’emergenza Covid-19 i concerti saranno trasmessi in diretta streaming da Sala Alessi la domenica mattina alle ore 11.00 e saranno visibili gratuitamente sul canale Youtube di Palazzo Marino in Musica e i canali Facebook di Palazzo Marino in Musica ed EquiVoci Musicali.
La stagione è arricchita anche da alcune collaborazioni e iniziative collaterali come #musicformilan ideato insieme a Irina Solinas e MAME – Mediterranean Ambassadors Music Experience, che propone via social il tributo di alcuni artisti di fama internazionale alla città di Milano, #microcosmi, ideato da Francesca Scotti, autrice di romanzi e racconti, che coinvolge la giornalista radiofonica Alessandra Tedesco, il pianista Luca Ciammarughi, il fondatore di Perimetro Sebastiano Leddi e altri esponenti del mondo della cultura e della musica al fine di realizzare alcune narrazioni a partire da brani o suoni in grado di esprimere il tema della stagione e infine la preziosa collaborazione della community di fotografi Perimetro, che lancerà una open call rivolta a fotografi professionisti e non, a supporto della rassegna Palazzo Marino in Musica, che indagherà la libera interpretazione del legame tra natura e musica.
La rassegna Palazzo Marino in Musica è realizzata in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Comunale ed è organizzata da EquiVoci Musicali. È sostenuta da Intesa Sanpaolo e ha il contributo di Gruppo SEA. Sponsor tecnico Fazioli. La direzione artistica è a cura di Davide Santi e Rachel O’Brien. Consulente artistico è il prof. Ettore Napoli.