Trezzano. Incendio al Fontanile Testa Nuova: un danno enorme all’ecosistema da proteggere

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Nei giorni scorsi Vigili del Fuoco, Polizia Locale, Protezione Civile e Associazione Nazionale Carabinieri sez. Salvatore Nuvoletta sono intervenuti per spegnere un incendio ad opera di vandali che hanno dato fuoco ai piumini dei pioppi

(mi-Lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 12 maggio – Un luogo del cuore dei trezzanesi, un polmone verde quasi nascosto tra il quartiere TR4 e la Vecchia Vigevanese dove nasce il Fontanile Testa Nuova i trezzanesi di un tempo facevano il bagno e venivano anche a pescare. Recuperato dieci anni fa, (clicca qui per leggere la storia) dopo un lungo periodo di degrado, oggi l’area verde riveste una grande importanza ambientale e didattica, un angolo da preservare e di cui prendersi cura.
Nei giorni scorsi però alcuni vandali hanno dato fuoco ai piumini dei pioppi dell’area, causando un incendio che ha richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco con l’ausilio di Polizia Locale, Protezione Civile e Associazione Nazionale Carabinieri sez. Salvatore Nuvoletta, già impegnati quotidianamente nella gestione dell’emergenza Coronavirus con gli aiuti alla comunità trezzanese dal Centro Operativo Comunale.
Le fiamme hanno bruciato e distrutto completamente il canneto e alcune querce lungo l’asta del fontanile, danneggiando la zona umida diventata rifugio di gallinelle d’acqua che nel canneto avevano nidificato. Un danno enorme a un ecosistema da proteggere, anziché distruggere per noia e superficialità. Hanno preso fuoco anche cortecce e alberi, che difficilmente riusciranno a salvarsi. Dopo il recupero dell’area le sponde erano state riforestate con essenze autoctone del Parco Agricolo Sud Milano, tra cui ontani e querce.
“Il progetto di recupero di quest’oasi verde – spiega Cristina De Filippi, assessore alle Politiche ambientali – compie 10 anni e la nostra intenzione è di ampliarlo in modo da rendere quest’area naturale fruibile dai trezzanesi e luogo di passaggio anche per passeggiate in bicicletta fino al lago Boscaccio, con la realizzazione di un percorso ciclabile. Questo fontanile è meta delle scolaresche per le visite didattiche (e ricominceranno non appena sarà possibile) dell’unico fontanile accessibile per tale scopo (uno dei pochissimi rimasti), realizzato molti secoli fa dai monaci certosini, per portare acqua di risorgiva dai pressi del Naviglio ai campi fino a Zibido e Lacchiarella. Vedere in fiamme questo luogo così prezioso è una grande ferita per la comunità trezzanese, abbiamo bisogno di polmoni verdi e dobbiamo proteggerli”.

 

V. A.

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