(mi-lorenteggio.com) Milano, 11 maggio 2020 – “Va preso molto seriamente l’allarme
sulla riapertura delle piccole e medie moschee lanciato nei
giorni scorsi dal presidente dell’Unione delle comunita’
islamiche d’Italia, Yassine Lafram, che si e’ detto preoccupato
‘perche’ i luoghi di culto sono piccoli o medi e molti potrebbero
non essere in grado di rispettare i protocolli’. Lo dichiara
l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia
locale Riccardo De Corato.
“Dal momento in cui possono costituire un grande rischio
sanitario – aggiunge l’assessore – la decisione di riaprire
questi centri spetta a chi ha la responsabilita’ della pubblica
sicurezza: ossia i sindaci, massime autorita’ sanitarie, i
prefetti e questori lombardi, che devono accertarsi se nelle
moschee c’e’ la possibilita’ di rispettare le distanze necessarie
a evitare il contagio”.
MOSCHEE AUTORIZZATE – “A Milano, oltre alla moschea autorizzata
sulla ‘Cassanese’, ai confini di Segrate – prosegue De Corato –
ci sono quattro centri islamici che sono stati recentemente
sanati dal PGT (piano di governo del territorio): per questi
luoghi (siti in via Padova/Cascina Gobba, in via Maderna, in via
Gonin e in via Quaranta) e’ indispensabile che le autorita’
verifichino se le loro dimensioni non costituiscano un pericolo
per la salute pubblica o se sia piu’ opportuno non farle
riaprire”.
CHIUDERE MOSCHEE ABUSIVE – “Inoltre – conclude l’assessore –
dovrebbero predisporre controlli affinche’ continuino a rimanere
chiuse le numerose moschee abusive che, anche prima del
lockdown, non disponevano dei necessari permessi”.
Redazione