LOMBARDIA. CORONAVIRUS: 6 I CASI POSITIVI CONFERMATI A CODOGNO. AGGIORNAMENTO DELLE ORE 16.30

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(mi-Lorenteggio.com) Milano, 21 febbraio 2020 – Sono 6 i casi positivi al Coronavirus confermati in Lombardia. Lo ha comunicato l’assessore regionale al Welfare, Giulio Gallera, nel corso di una conferenza stampa convocata a Palazzo Lombardia con il presidente, Attilio Fontana e l’assessore alla Protezione civile, Pietro Foroni.

Oltre ai primi tre casi positivi, già comunicati questa mattina (il paziente 38enne ricoverato in terapia intensiva all’ospedale di Codogno, sua moglie e a un contatto stretto già trasferiti al Sacco), si sono registrati altri tre casi positivi che saranno ricoverati al Sacco.
Per ora il soggetto che era stato individuato come possibile ‘caso zero’, ovvero colui che di rientro da un viaggio in Cina potrebbe aver trasmesso il virus al 38enne, al primo ‘tampone’ è risultato negativo, è quindi necessario effettuare ulteriori approfondimenti per capire il suo reale stato di salute.

L’assessore Gallera ha inoltre spiegato che sono otre 200 le persone identificate come contatti stretti dei casi positivi al coronavirus, ora in isolamento. Per questi soggetti è già stato fatto o verrà fatto il tampone.
“Abbiamo 149 persone che sono contatti del 38enne ricoverato a Codogno tra infermieri, parenti e conoscenti – ci sono coloro che lavorano con lui in azienda e hanno avuto un contatto diretto, e ancora gli appartenenti alle attività sportive da lui frequentate.

“Nella notte infatti – ha precisato Gallera – hanno fatto l’accesso al Pronto soccorso di Codogno altre tre persone, uno è venuto da solo gli altri due in ambulanza. Ad oggi l’unico elemento che conosciamo è che vivono tutti nella stessa area. Dobbiamo parlare con loro e con i loro familiari per capire se c’è una connessione. Tutti e tre avevano una polmonite seria, poi risultata Covid-19”.

Se si è stati in contatto con persone positive al virus e si hanno dei sintomi quali febbre e difficoltà respiratorie, l’invito è a non presentarsi al pronto soccorso ma a chiamare il 112, che invierà una squadra per fare i tamponi. “In questo mese – ha aggiunto Gallera – abbiamo gestito 100 casi sospetti, tutti poi risultati negativi, che sono stati tenuti in isolamento 4-5 ore per fare il tampone e si erano presentati con queste caratteristiche”.

PRESIDENTE FONTANA, MISURE CHE ASSUMIAMO SERVONO A EVITARE DIFFUSIONE CONTAGIO: “Le misure che assumiamo – ha detto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana – sono gli unici mezzi per evitare diffusione del contagio e non devono essere viste come qualcosa di drammatico e preoccupante. E’ dimostrato che questo sistema contribuisce in modo stanziale a
bloccare la diffusione. Non dobbiamo diffondere il panico ma le misure, che potremo rivalutare dopo la riunione con il ministro Speranza, che sta arrivando, sono fondamentali per il bene della comunità”.

ASSESSORE FORONI: STIAMO CERCANDO STRUTTURE IDONEE – L’assessore Pietro Foroni ha spiegato che La protezione civile lombarda sta intanto individuando strutture idonee ad eventualmente ospitare persone da mettere in quarantena. “Stiamo verificando strutture civili, anche militari ed ex-militari idonee per ospitare eventuali quarantene. Siamo pronti per ogni evenienza”.

 

Redazione

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