Aerospaziale, calzaturiero, tessile, medicale, metallurgico: una ricognizione di eccellenze
(mi-lorenteggio.com) Castellanza, 29 gennaio 2020 – Investimenti, cambiamento dei modelli di lavoro e internazionalizzazione, insieme a sostenibilità ambientale e efficientamento delle linee di produzione, sono state, alla Saniofi di Origgio (Va) la chiave del successo. Per LU-Ve, acronimo di ‘Lucky venture’, il driver per fare innovazione di processo e di prodotto è stata invece la collaborazione con università di eccellenza. Uno schema, partito dalla Lombardia e reiterato ben 23 volte con altrettanti atenei nel mondo che ha portato la società lombarda ad essere leader nelle tecnologie d’avanguardia in Nord Europa.
Riorganizzazione interna in piccoli lotti, rivoluzione digitale e rivisitazione della rete retail sono alla base della competitività di Fratelli Rossetti, storica azienda calzaturiera del’Alto Milanese, per cui l’ e commerce, per la vendita e la distribuzione, è stato il primo anello di cambiamento di un’impresa che stava perdendo terreno e posizionamento sul mercato mondiale. In un settore tradizionale come la ristorazione, l’innovazione passa soprattutto per la diversificazione e la distintività: il posizionamento di Longino & Cardenal, che reperisce e distribuisce in piccoli lotti prodotti tradizionali in una rete di eccellenza globale, nel segmento del luxury food, ne è una prova.
Nel mercato aerospaziale, con valori di produttività sopra i livelli medi e un’esportazione dell’80%, Leonardo Divisione Velivoli, gestisce una catena di fornitori di 4000 piccole medie imprese capaci di innovare e integrate con il territorio. L’ecosistema di Leonardo, che rappresenta un’eccellenza di competenze di livello locale e globale, valorizza i fornitori e garantisce una filiera virtuosa, che si è arricchita attraverso la partnership avviata, grazie a Regione Lombardia, con Politecnico di Milano. I polimeri green, per Candiani, che si occupa di denim nel settore tessile varesino, sono invece il punto di arrivo di una lunga ricerca verso la sostenibilità dei materiali: un sogno non solo possibile ma anche scalabile.
Multinazionali e piccole e medie imprese in una filiera da 7 miliardi di euro
Sono solo alcune delle best practice, delle imprese e delle partnership della provincia di Varese e Alto Milanese, che ‘funzionano’ e che hanno attivato percorsi innovativi di successo in un distretto sede di uno dei maggiori cluster mondiali dell’aerospazio e in cui sono diverse e articolate le specializzazioni presenti: dalla chimica alla gomma-plastica;
dalla meccanica ai macchinari; dall’alimentare alle calzature. Terreno di insediamento di gruppi italiani ma anche di numerose multinazionali, che tra gennaio e settembre 2019 sono stati capaci di esportare nel mondo merci per oltre 7 miliardi di euro.
La leva pubblico-privato alla base del successo
L’alleanza pubblico-privato, tra incentivi e semplificazione, è una leva che quando funziona, sostiene le buone pratiche e la loro contaminazione, come nel caso di Optec, che è riuscita ad innovare nello sviluppo di sistemi ottici ambientali in maniera performante grazie alla ricerca portata avanti attraverso bandi regionali e partnership di valore con ospedali e università. O di Tenova, new entry nel territorio varesino, che nel settore dell’acciaio 2.0, investe nella trasformazione del rottame e in progetti di impatto sulla filiera, con una catena di valore diffusa portata avanti assieme a diverse università lombarde.
Smartland, Lombardia del futuro parte da imprese di Varese e Alto Milanese
Aerospaziale, calzaturiero, tessile, medicale, metallurgico: una ricognizione di eccellenze
(LNews – Castellanza/VA, 29 gen) Investimenti, cambiamento dei modelli di lavoro e internazionalizzazione, insieme a sostenibilità ambientale e efficientamento delle linee di produzione, sono state, alla Saniofi di Origgio (Va) la chiave del successo. Per LU-Ve, acronimo di ‘Lucky venture’, il driver per fare innovazione di processo e di prodotto è stata invece la collaborazione con università di eccellenza. Uno schema, partito dalla Lombardia e reiterato ben 23 volte con altrettanti atenei nel mondo che ha portato la società lombarda ad essere leader nelle tecnologie d’avanguardia in Nord Europa.
Riorganizzazione interna in piccoli lotti, rivoluzione digitale e rivisitazione della rete retail sono alla base della competitività di Fratelli Rossetti, storica azienda calzaturiera del’Alto Milanese, per cui l’ e commerce, per la vendita e la distribuzione, è stato il primo anello di cambiamento di un’impresa che stava perdendo terreno e posizionamento sul mercato mondiale. In un settore tradizionale come la ristorazione, l’innovazione passa soprattutto per la diversificazione e la distintività: il posizionamento di Longino & Cardenal, che reperisce e distribuisce in piccoli lotti prodotti tradizionali in una rete di eccellenza globale, nel segmento del luxury food, ne è una prova.
Nel mercato aerospaziale, con valori di produttività sopra i livelli medi e un’esportazione dell’80%, Leonardo Divisione Velivoli, gestisce una catena di fornitori di 4000 piccole medie imprese capaci di innovare e integrate con il territorio. L’ecosistema di Leonardo, che rappresenta un’eccellenza di competenze di livello locale e globale, valorizza i fornitori e garantisce una filiera virtuosa, che si è arricchita attraverso la partnership avviata, grazie a Regione Lombardia, con Politecnico di Milano. I polimeri green, per Candiani, che si occupa di denim nel settore tessile varesino, sono invece il punto di arrivo di una lunga ricerca verso la sostenibilità dei materiali: un sogno non solo possibile ma anche scalabile.
Multinazionali e piccole e medie imprese in una filiera da 7 miliardi di euro
Sono solo alcune delle best practice, delle imprese e delle partnership della provincia di Varese e Alto Milanese, che ‘funzionano’ e che hanno attivato percorsi innovativi di successo in un distretto sede di uno dei maggiori cluster mondiali dell’aerospazio e in cui sono diverse e articolate le specializzazioni presenti: dalla chimica alla gomma-plastica;
dalla meccanica ai macchinari; dall’alimentare alle calzature. Terreno di insediamento di gruppi italiani ma anche di numerose multinazionali, che tra gennaio e settembre 2019 sono stati capaci di esportare nel mondo merci per oltre 7 miliardi di euro.
La leva pubblico-privato alla base del successo
L’alleanza pubblico-privato, tra incentivi e semplificazione, è una leva che quando funziona, sostiene le buone pratiche e la loro contaminazione, come nel caso di Optec, che è riuscita ad innovare nello sviluppo di sistemi ottici ambientali in maniera performante grazie alla ricerca portata avanti attraverso bandi regionali e partnership di valore con ospedali e università. O di Tenova, new entry nel territorio varesino, che nel settore dell’acciaio 2.0, investe nella trasformazione del rottame e in progetti di impatto sulla filiera, con una catena di valore diffusa portata avanti assieme a diverse università lombarde.
Filo diretto con Regione Lombardia
Per sinergizzare maggiormente l’alleanza virtuosa pubblico-privato e renderla più capillare in tutti i settori, il direttore de Il Sole 24 ore Fabio Tamburini, ha lanciato oggi la prima ‘chiamata per le proposte’ da segnalare entro il 9 febbraio con richieste puntuali e concrete da parte delle imprese della provincia di Varese e dell’Alto Milanese a Regione Lombardia attraverso la casella mail segreteria.direttore@ilsole24ore.com
Fontana: Terremo conto di idee, suggerimenti e buone pratiche raccolte
“Terremo conto delle idee, dei suggerimenti e delle buone pratiche raccolte in questa sede e che ci arriveranno. Credo – ha concluso, al termine dei lavori della mattinata, il presidente di Regione Lombardia Attilio Fontana – che si possa uscire da questa giornata rassicurati dalla convinzione che questo territorio potrà continuare a produrre e a innovare con successo nel futuro”.
Il prossimo e secondo appuntamento di ‘Smartland la Lombardia del futuro’ si svolgerà a Mantova il 25 febbraio. (LNews)
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