Milano, 30 dicembre 2019 – Le grandi imprese in passato apparivano lontane dalle reali esigenze dei clienti, poiché il loro approccio era più simile all’imposizione dei prodotti, i quali venivano realizzati in base a ciò che l’azienda presumeva dovesse piacere al cliente. I mezzi di comunicazione come radio, televisione e quotidiani cartacei, non aiutavano perché prevalentemente monodirezionali. Neppure l’istituzione dei call center si è dimostrata la soluzione capace di rompere il muro che separava le imprese dai consumatori.
Il cambiamento è arrivato con l’avvento di Internet e lo sviluppo delle tecnologie digitali: la nascita delle applicazioni web, come i social network e i servizi di messaggistica istantanea, hanno riavvicinato imprese e clienti. La comunicazione attraverso i social media, vere piazze digitali, è bidirezionale e senza gerarchie, dove l’incontro è a tu per tu ed ha permesso un vero ribaltamento dei ruoli: spesso sono gli utenti a creare i contenuti promozionali per le aziende (noti come contenuti generati dagli utenti, UGC). Ecco che l’innovazione tecnologica, assieme alla digitalizzazione e alla rottura del rapporto di comunicazione gerarchica azienda-consumatore, ha aperto la nostra realtà attuale a opportunità prima impensabili e che offrono una piena partecipazione del consumatore all’attività interna delle grandi imprese. L’utente, infatti, non solo crea contenuti, ma ha anche una voce in capitolo molto forte, potendo vestire i panni del cliente-azionista.
L’esempio di Amazon
Amazon ha inventato un modello di vendita online condiviso. Il fondatore, Jeff Bezos, ha aperto la sua piattaforma e-commerce ad aziende terze consentendo loro di vendere prodotti su di essa. Dall’innovativo modello di business ne è derivato un marketplace generalista fatto di tante aziende, dove chiunque può vendere prodotti e allo stesso tempo acquistare: consumatori, ma anche partner di Amazon.
L’evoluzione da Consumatore a cliente-azionista delle multinazionali
Portando Amazon in borsa e inserendolo nel NASDAQ dal 1997, Bezos di fatto ha dato la possibilità all’utente di trasformarsi in cliente-azionista attraverso l’acquisto di titoli azionari. L’esperienza imprenditoriale di Amazon accomuna gran parte delle multinazionali tecnologiche nate negli ultimi decenni: Google, nato come motore di ricerca, si è trasformato ben presto in un “canale” multiservizio per aziende terze (Google My Business, Cloud, G Suite) e, come Amazon, ha condiviso il suo modello consentendo ad altre aziende di crescere. La quotazione al NASDAQ di Google (ora Alphabet Inc.) ha anche in questo caso permesso a tutti di comprare il titolo azionario. In definitiva, acquistare le azioni di Facebook Inc., o comprare le azioni Apple, e di molte altre grandi multinazionali quali Microsoft, IBM, e così via, pone l’azionista in un ruolo del tutto diverso da quello che aveva negli anni ‘80 e negli anni ‘90.
L’esempio italiano
Volgendo lo sguardo al mercato italiano, un tipico caso di ruolo cliente-azionista lo ritroviamo nel settore bancario, dove le banche territoriali sono spesso sorrette dai clienti stessi. Questi ultimi sono correntisti delle banche locali e allo stesso tempo soci finanziatori, in quanto posseggono quote azionarie degli istituti di credito. Adottando tale modello, i clienti-azionisti hanno permesso alle micro e medie imprese locali di finanziarsi e svilupparsi per decenni.
L’applicazione del modello cliente azionista nell’economia italiana
L’esempio del cliente azionista del settore bancario italiano può essere applicato ad altri settori economici e trovare così nuovo slancio grazie alla Quarta rivoluzione industriale, meglio conosciuta come Industria 4.0, la quale si caratterizza per una forte interconnessione delle industrie con il resto della società: fabbriche connesse in rete. In Italia il modello applicato dai giganti dell’IT statunitense descritto in precedenza trova terreno fertile, dal momento che il tessuto imprenditoriale italiano è fatto peculiarmente e culturalmente di micro, piccole e medie imprese, mentre le grandi imprese sono meno diffuse. In definitiva è molto più semplice per le aziende italiane connettersi con i clienti e trasformarli in azionisti e investitori. Anche se per ora casi reali non sono ancora disponibili, il “Piano 2025 strategia per l’innovazione tecnologia e la digitalizzazione del Paese” del Ministero dell’innovazione punta a un “processo di trasformazione strutturale e radicale” dell’Italia. Tale piano, infatti, prevede l’inclusione digitale dei cittadini attraverso il progetto Repubblica Digitale finanziato da TIM, il progetto Lavori del futuro rivolto alle scuole, Techfor Italy e Borghi del futuro per trasformare in cittadelle smart i borghi italiani. Tutte iniziative volte a creare una società digitale, di cui le aziende italiane potranno avvantaggiarsi per stringere nuove relazioni con i cittadini, per trasformarli in investitori.
Concludendo
La digitalizzazione ha ridotto la distanza nella relazione impresa-consumatore. I nuovi strumenti di comunicazione, infatti, trasformano il consumatore in un decisore del futuro delle aziende, questi ultimi sono interpellati e coinvolti in prima persona nello sviluppo delle caratteristiche dei nuovi prodotti prima che esso sia commercializzato. Il passaggio da cliente ad azionista-cliente è quindi breve.
Si come no? Prima o poi falliremo tutti, inclusi quelli che usano Industria 4.0, basta un Attacco Hacker per fermare Industria 4.0 non vi è bastata la lezione di Tesla? Troppo automazione ha bloccato tutta l’azienda! Non vi è bastata la lezione di una Azienda Acciaio che un Attacco Hacker ha bloccato tutta la Produzione! Riflettete! Anche Fca è molto in Crollo! Eppure Fca usa Industria 4.0 Quindi perchè le aziende Tradizionali vanno in Avanti ? Perchè Innovzione si Fallisce! Questo è ovvio! Puntiamo sulla Tradizione ho sentito alla Radio chi punta sulla Tradizione, Vince! Anche Papà Francesco dice: “Tradizione è una Garanzia per il Futuro!” Quindi Abbandoniamo Industria 4.0 e puntiamo sulla Tradizione Slogan: “Chi Innova, Fallisce!” Basta addirittura una Tempesta Solare per mandare in a Black out totale e mondiale senza Elettricità HA! Può durare anche 10 Anni Come Farete ? È la Punizione che vi Meritate!