MILANO. QUARTIERE SALOMONE, BOLOGNINI: DA REGIONE 6,6 MILIONI SU UN TOTALE DI 7,5 MILIONI, INTERVENTI ATTESI DA TEMPO

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(mi-Lorenteggio.com) Milano, 19 novembre 2019 – L’assessore regionale alle Politiche
sociali, abitative e disabilita’ Stefano Bolognini ha illustrato
oggi, a Palazzo Marino, in Commissione congiunta ‘Case e Opere
pubbliche’ del Comune di Milano gli interventi previsti per la
zona di via Salomone nell’edificio collocato nella zona sud-est
di Milano, appunto tra via Salomone e via Zama.

L’intervento e’ finanziato da Regione Lombardia nell’ambito dei
‘Piani di manutenzione straordinaria del patrimonio’ delle Aler,
per un importo complessivo di 7.544.882 di cui 6.608.213 da
Regione Lombardia e 936.669 di fondi Aler.

“Opere – ha spiegato l’assessore – che il quartiere aspettava
da tempo. Sono previste la manutenzione delle facciate, il
ripristino delle coperture nelle parti ammalorate, il
risanamento e coibentazione del piano pilotis, la rimozione
manufatti contenenti amianto, sostituzione di 17 impianti
ascensore, il rifacimento degli impianti elettrici delle parti
comuni; inoltre, saranno eseguiti interventi per la messa a
norma degli impianti a gas in 140 alloggi monolocali, rimozione
scaldabagni a gas negli alloggi e predisposizione di linea
dedicata per l’alimentazione del boiler elettrico e fornitura e
posa di boiler elettrico”.

LO STATO DI AVANZAMENTO – Chiusa la procedura di appalto e
individuata a fine settembre l’impresa per l’esecuzione dei
lavori di manutenzione straordinaria, l’11 novembre scorso e’
stato siglato il verbale di consegna parziale dei lavori,
propedeutico all’avvio delle opere di cantieramento. L’impresa
sta ultimando la presentazione di tutta la documentazione
finalizzata a garantire gli obblighi legati alla sicurezza per
dare avvio al montaggio del ponteggio. Il termine dei lavori e’
previsto entro l’anno 2020.

ALTRI INTERVENTI – Altri interventi cui e’ stata data rilevanza,
in specifici incontri cui hanno partecipato rappresentanti del
Municipio 4, del Comune di Milano e del Comitato inquilini,
riguardano l’impianto idrico, gli impianti citofonici, i locali
pattumiera e la delimitazione degli spazi condominiali per
impedire l’accesso e la sosta non autorizzata alle roulotte.
Aler Milano ha escluso la presenza di amianto nell’edificio.

RIQUALIFICAZIONE ALLOGGI – Particolare attenzione e’ stata posta
alla necessita’ di intervenire sugli alloggi sfitti, per
garantirne l’assegnazione ed evitare occupazioni abusive.
Nell’ultimo triennio sono stati ultimati complessivamente 25
alloggi con i finanziamenti di Regione Lombardia. “Da una parte
– ha sottolineato Bolognini – diamo risposte ai bisogni
abitativi milanesi e dall’altra recuperiamo alloggi sfitti che
diventano oggetti di reato predatori. Questo ha permesso a noi e
al Comune di ridurre per la prima volta quest’anno, dal 2012 il
numero delle occupazioni abusive. Un risultato che ci conforta,
anche se la strada e’ ancora lunga, ma e’ quella giusta”.

IL LABORATORIO SOCIALE ‘PRO-SALOMONE’ – “Importante e’ il tema
del laboratorio sociale, in collaborazione con il Municipio – ha
detto Bolognini -. Quando c’e’ un modello collettivo di
partenariato e’ piu’ facile affrontare le problematiche presenti
nei quartieri. Una ulteriore linea di intervento prevede lo
stanziamento di 200 mila euro per la morosita’ incolpevole”.

Il progetto ‘Pro-Salomone’, la cui conclusione e’ prevista per
giugno 2020, continua le azioni di ‘coesione sociale’ gia’
intrapresi dal 2013 da parte di soggetti che oggi costituiscono
il partenariato. Capofila Aler Milano, con un partenariato
composto da La Strada Societa’ Cooperativa Sociale, Parrocchia
San Galdino, CeAS Centro Ambrosiano di Solidarieta’ Onlus,
Associazione La Nostra Comunita’ e Galdus Societa’ Cooperativa
Sociale.
Il progetto si articola nella alla promozione di laboratori
sociali per lo sviluppo di modelli innovativi sociali e
abitativi e per il superamento della situazione di difficolta’
economica temporanea attraverso l’attivazione di percorsi e
servizi alla formazione e al lavoro. Obiettivo, raggiungere
l’intera popolazione residente, pari a circa 500 persone, di cui
100 in situazione di fragilita’ socio-economica conclamata.

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