(mi-Lorenteggio.com) Le Castellet (Francia), 3 novembre 2019 – Pietro Peccenini mette la prima firma sull’albo d’oro dell’Ultimate Cup Series vincendo il titolo del Trofeo Gentleman Driver e concludendo al quarto posto assoluto la prima stagione della nuova serie europea al volante della Formula Renault 2.0 della TS Corse. Nel gran finale disputato sul circuito francese di Le Castellet non sono bastati il record di 26 monoposto presenti e i capricci del meteo a contrastare il pilota milanese classe 1973, che ha confermato tutti i progressi di una stagione vissuta costantemente ai vertici. Pietro ha dominato ancora una volta la categoria e ha battagliato a lungo e con tenacia anche con i più giovani campioni di una serie internazionale che gli ha permesso di tornare in azione pure in Italia, al Mugello Circuit in occasione del quarto dei sette round 2019. Per il portacolori della scuderia lombarda diretta da Stefano Turchetto è stata una stagione da record, impreziosita da tre podi assoluti e coronata dal fatto di aver marcato punti in tutte le 21 gare disputate. Sia nell’assoluta sia nella classifica di categoria.
Proprio nel Trofeo Gentleman Driver, Pietro ha sbaragliato la concorrenza (in particolare quella francese, sempre temibile sui circuiti nazionali): grazie alla piazza d’onore sull’umido di gara 1 e alle vittorie centrate in gara 2 in rimonta con una serie di sorpassi mozzafiato sull’asciutto e in gara 3 sul bagnato, a Le Castellet il driver della TS Corse ha portato il bottino stagionale a 14 vittorie, 3 secondi e 4 terzi posti con 21 podi su 21! Per Peccenini è il quarto titolo personale nel Challenge Monoplace dopo quelli targati VdeV nel 2015, 2016 e 2018.
Dopo l’ultima bandiera a scacchi del campionato e i festeggiamenti della squadra, Peccenini ha commentato: “Abbiamo disputato due giornate super tra test e libere su pista asciutta. Poi sabato è arrivata la pioggia e ha complicato tutto, ma non abbiamo mollato. Le qualifiche erano molto insidiose sul bagnato e così gara 1, quando ha ripreso a piovere e avevamo le slick. Ho rimontato e poi in gara 2, sull’asciutto, abbiamo attaccato senza indugi perché ci tenevo a regalare una soddisfazione al team e a vincere il campionato dal gradino più alto del podio. Ho tirato fuori tutto quello che avevo e con due decisi sorpassi mi sono preso anche la top-5 assoluta. Sono davvero contento e in gara 3 ci tenevo a concludere ancora sul gradino più alto. Nel weekend abbiamo trovato tutte le condizioni possibili dimostrando di meritare questo titolo. Come bilancio generale quest’anno abbiamo fatto un salto di qualità importante che ci ha permesso di guadagnare credibilità e rispetto nel paddock, che è un paddock che ci interessa e al quale guardiamo pure in ottica corse endurance e dove spero di aver contribuito a disseminare uno spirito sportivo nel quale credo molto. Era l’esordio per l’Ultimate Cup, complimenti a Vincent Vigier e alla sua squadra che al primo colpo hanno saputo fare centro con un campionato serio, professionale e da subito credibile a livello internazionale. Complimenti ai miei rivali, compresi i più giovani, e in particolare a Gauvin, avversario leale, simpatico e veloce. Per quanto ci riguarda più da vicino, per me TS Corse ormai non è un team ma una famiglia e grazie alla mia compagna e ai miei figli che sopportano le mie assenze e supportano la mia passione, oltre a tutti coloro che mi seguono e a mio padre, sempre pronto a darmi una mano. Per il 2020 stiamo lavorando sodo a una bella sorpresa, è arrivato il momento di fare un ulteriore step”.