Più di 21 milioni di nuove smart home in Europa: come cambia il lavoro del fabbro

0
1104

 

Milano, 5 settembre 2019 – Quando ci si riferisce al lavoro di fabbro, il rischio è quello di pensare a tale professionista come a un mago delle serrature che, a colpi di grimaldelli, cacciaviti o martelli, possa agire nei confronti di vecchie porte e lucchetti. Ebbene, niente di più sbagliato: il mercato europeo della domotica è cresciuto rapidamente nel corso degli ultimi anni, finendo con l’influenzare il lavoro del fabbro e, di conseguenza, inducendo i professionisti di tale settore a cavalcare le nuove tecnologiche si sono rapidamente sviluppate in questo ambito.

A conferma del fatto che il Fabbro Milano non è più un semplice artigiano della serratura fisica, ma è sempre più orientato verso un nuovo contesto digitale, vi è l’evidenza che – secondo l’ultimo studio IDC – le spedizioni sul mercato europeo di prodotti “intelligenti” sono state pari a 21,3 milioni di unità nel corso del primo trimestre del 2019, con un aumento del 23,9% rispetto a quanto era stato rilevato un anno fa, negli stessi tempi.

In questa valga di oggetti intelligenti, interconnessi tra di loro e con la rete, Google è al primo posto con una quota di mercato pari al 16,8%, davanti a Samsung con il 13,4% e a Amazon al terzo posto, con il 13,7%. Per quanto attiene le altre quote di mercato più rilevanti, compiamo un breve riferimento a LG (10%) e Sony (5,8%), che chiudono la top 5 di questo settore. Risulta peraltro evidente che il fatto che Google, Samsung e Amazon, da sole, abbiano quasi la metà del mercato della smart home, induce a pensare che i consumatori europei preferiscano sistemi molto semplici, facilmente configurabili e personalizzabili.

Al di là di quanto sopra, emerge da tali statistiche un’evidenza su tutte: la smart home è una realtà sempre più diffusa e sempre più desiderata, e secondo le ultime stime prodotte da Markets and Markets, il mercato mondiale dei prodotti smart home crescerà a 151,4 miliardi di euro nel 2024. Valutato che il 2018 si è chiuso con un giro d’affari pari a 76,6 miliardi di euro, ne deriva che nel corso di pochi anni il mercato andrà a raddoppiare il proprio valore di produzione e di commercio, con ciò che ne deriva sulle potenzialità e sulle opportunità per gli operatori di settore.

Per quanto concerne il ruolo del fabbro, risulta importante chiarire che tale professionista diviene centrale non solamente nella fase di manutenzione, quanto anche nella fase di consulenza. Si tenga conto che, secondo un’indagine condotta da Houzz Italia, il 47% degli italiani ha affermato di non aver mai acquistato una soluzione di questo tipo, e un altro 9% ritiene che la tecnologia della casa connessa sia ancora prematura, e non ci si possa fidare pienamente. Un 33% si dichiara proattivo, e ha già acquistato almeno 1 prodotto per la casa smart, mentre l’11% ha tutta la casa connessa, con almeno 5-6 dispositivi tecnologici pronti per l’utilizzo, tra sicurezza, clima & co.

L. M.

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui