(mi-lorenteggio.com) Milano, 25 luglio 2019 – Nel 2018, in controtendenza con i dati
nazionali (da cui si evince il piu’ alto numero di missioni nella
storia del Soccorso alpino, 9.554), il Cnsas lombardo ha
registrato un lieve calo nel numero di eventi, ossia 1233
rispetto ai 1270 del 2017. In particolare, su 1273 persone
soccorse, 483 – ossia meno del 30% – sono risultate illese, 60
decedute e 15 disperse.
MAGGIOR NUMERO DI INTERVENTI DA ELIBASE AREU SONDRIO – In 909
casi, su 1233 interventi, sono stati utilizzati elicotteri per
il soccorso, provenienti per la maggior parte (870) dalle cinque
elibasi lombarde di Areu (Agenzia regionale per l’Emergenza
Urgenza) e per la restante parte da Esercito, Guardia di
Finanza, Vigili del Fuoco, Protezione civile, altre regioni o
Paesi confinanti. Il piu’ alto numero di interventi e’ stato
effettuato dal 118 di Sondrio (301), seguito da quello di
Bergamo (214), di Como (172), di Brescia (124) e di Milano (18).
ESCURSIONISMO E SCI IN PISTA LE PRIME CAUSE – Le principali
cause degli incidenti in montagna o in altro ambiente impervio
(secondo i dati del Cnsas) sono le cadute (37%), i malori
(12,7%), ma anche la perdita di orientamento (7,8%). Mentre le
attivita’ praticate al momento dell’infortunio e della
conseguente richiesta di soccorso, sono in linea con le tendenze
nazionali, ossia per il 36,5% le chiamate riguardano
l’escursionismo, per il 12,4% lo sci alpino in pista, per il
5,9% l’alpinismo, per il 5,5% la mountain bike e per il 4,9% la
ricerca dei funghi.
L’eta’ delle persone soccorse in Lombardia in ambiente impervio e’
prevalentemente compresa tra i 40 e i 60 anni (28% circa), ma e’
ancora alto anche il numero dei non piu’ giovani soccorsi (28%).
TRA GLI SCIATORI PIU’ INFORTUNI TRA I GIOVANISSIMI – Anche dal
censimento annuale effettuato da Regione Lombardia (DG Sport e
Giovani) in collaborazione con le Comunita’ Montane e con i
gestori delle piste, si evidenzia una diminuzione media degli
infortuni del 9% nei diversi comprensori sciistici lombardi
nell’ultimo anno. La causa degli infortuni sciistici risulta
quasi sempre accidentale (79%), tranne nel caso di scontri con
altri sciatori (circa il 7%). La maggior parte degli infortuni
riguarda uomini (nel 58% dei casi) e avviene in piste di media
difficolta’ (‘rosse’ per il 65% dei casi), solo una minima parte
sulle facili (‘blu’, il 20%) e sulle piu’ difficili (‘nere’, il
15%). L’eta’ prevalente delle persone coinvolte in incidenti
sciistici sulle piste da sci lombarde va dagli 11 ai 20 anni.
‘SICURI IN MONTAGNA’, PER EVITARE INUTILI RISCHI – Proprio per
diffondere una maggiore cultura della sicurezza in montagna e
sensibilizzare il sempre maggiore numero di persone che la
frequentano ad evitare inutili rischi, Cnsas, insieme a Cai
(Club Alpino lombardo) e Guide Alpine, porta avanti da tempo un
progetto di sensibilizzazione e formazione ‘Sicuri in montagna’,
un laboratorio di proposte permanente per far apprezzare
l’ambiente montano senza correre inutili rischi.
REGIONE INVESTE A 360 GRADI SU PROMOZIONE DELLA SICUREZZA –
Regione Lombardia, in funzione della promozione della sicurezza
nella pratica sportiva outdoor e in particolare in ambito
montano, agisce unitamente alle Guide Alpine, grazie a una
convenzione triennale, sulla formazione dei professionisti e,
attraverso il progetto ‘Promo’, sulla diffusione dell’utilizzo
dei dispositivi di autosoccorso, a disposizione dei cittadini.
Inoltre, nell’ottica di una sempre piu’ responsabile e sicura
fruizione della montagna, dalla collaborazione tra la DG Sport e
Giovani e Aria spa, sta per essere realizzata una app mobile che
permettera’ agli utenti di ricevere in tempo reale informazioni
sulle valanghe e avvisi di criticita’ di protezione civile.