Sabato 29 giugno con il “Ritorno alla Culmine di San Pietro” si apre ufficialmente il calendario 2019 della manifestazione.
(mi-lorenteggio.com) Valsassina, 24 giugno 2019 – Si scaldano i motori della terza edizione di “Valsassina: la valle dei formaggi”, il progetto patrocinato da Slow-Food che coinvolge i comuni della Valle, la Comunità Montana, aziende casearie, rifugi e associazioni con l’obiettivo di promuovere tradizioni ed eccellenze legate alla filiera lattiero-casearia. L’edizione 2019 parte dopo il prestigioso riconoscimento che “Valsassina: la valle dei formaggi” aveva ricevuto lo scorso anno: il “Travel Food Award” assegnato dal GIST (Gruppo Italiano Stampa Turistica) come miglior brand a livello nazionale di valorizzazione territoriale.
Il programma 2019 prevede quindi la conferma degli appuntamenti tradizionali che hanno decretato il successo della manifestazione durante le prime due edizioni: formaggi d’autore in quota, eventi tra storia e tradizione e appuntamenti gastronomici nei caseifici. Fra le novità ci saranno le iniziative culturali collegate a Leonardo da Vinci e al periodo che trascorse in Valsassina, un omaggio al genio toscano nell’anno in cui ricorre il 500esimo anniversario della sua morte. Sono inoltre in fase di definizione alcune iniziative finalizzate alla valorizzazione delle produzioni tipiche tradizionali locali dedicate esclusivamente ai piccoli produttori.
Ad inaugurare questa terza edizione sarà la festa “Ritorno alla Culmine di San Pietro” di sabato 29 giugno, che da quest’anno fa parte del calendario di iniziative di “Valsassina: la valle dei formaggi”.
«Il progetto di valorizzazione di un turismo di scoperta “dolce” o “slow” della Valsassina è arricchito quest’anno non solo da stimoli ambientali e gastronomici, ma anche da stimoli storici e culturali forti – sottolinea Antonella Invernizzi, presidente del Centro Zootecnico della Valsassina e Montagna Lecchese -. Scopriremo come le vie che collegavano la Valsassina e le valli limitrofe permettevano la collaborazione in campo caseario e avevano dei punti di riferimento fissi come ad esempio la Culmine di S. Pietro, posta tra la Valsassina e la Valtaleggio dove anche la parrocchia era «transumante» e mantenuta in vita grazie alle decime dei bergamini. Il 29 giugno si riproporrà quella che era la festa di “Ritorno a San Pietro”, richiamo religioso propiziatorio per gli allevatori che affidavano l’inizio della stagione sui monti. Approfondiremo pure il legame tra un grande della storia, Leonardo da Vinci, e la nostra valle».
Territorio, tradizioni e gusto saranno i protagonisti di “Valsassina: la valle dei formaggi”, che quest’anno dedicherà ampio spazio anche alla cultura e in particolare a Leonardo da Vinci, come spiega il coordinatore del progetto Giacomo Camozzini: «La novità della terza edizione è un omaggio al Genio Italiano: Leonardo da Vinci. A 500 anni dalla sua morte, anche noi vogliamo partecipare a questa importante e diffusa celebrazione, esplorando i momenti che lo hanno visto nelle nostre valli. Le iniziative culturali che proponiamo hanno l’obiettivo di far conoscere quella parte dell’opera del genio italiano che è collegata al nostro territorio. Ci saranno mostre e conferenze fino a delle escursioni nei luoghi visitati da Leonardo, articolate nel programma: La Valsassina di Leonardo.
In particolare, presso la sede della Comunità Montana sarà allestita una mostra con spazi espositivi anche multimediali. L’apertura della mostra vedrà delle conferenze su materie studiate da Leonardo sul nostro territorio. Ed un percorso virtuale del genio nella valle sarà ben rappresentato in un breve filmato che vedrà Leonardo come testimonial della Valsassina. Itinerari escursionistici “sulle tracce di Leonardo” completano la rassegna a lui dedicata. Questo nuovo capitolo si aggiunge agli appuntamenti ormai consolidati nelle precedenti edizioni. Ma il calendario 2019 si arricchisce anche di una seconda novità, con l’ambizioso obiettivo di farne il punto di riferimento per il turista che vuole scoprire i sapori delle produzioni tipiche locali dei piccoli produttori: il nostro km 0».