AGRITURISMI, APPROVATA NUOVA LEGGE REGIONALE. ROLFI: SARANNO VETRINA DEL MADE IN LOMBARDIA

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ALZATA SOGLIA MINIMA PRODOTTI LOCALI, VINO E PESCE SOLO LOMBARDI

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 11 giugno 2019 –  È stata approvata dal Consiglio
regionale lombardo la nuova legge regionale riguardante
l’attività degli agriturismi. Il testo prevede un riconoscimento
della multifunzionalità dell’impresa agrituristica lombarda, una
maggiore connessione con il territorio grazie all’innalzamento
della soglia minima di prodotti locali e una sburocratizzazione
del sistema.

OBIETTIVO VALORIZZAZIONE – “Gli agriturismi lombardi saranno le
vetrine di eccellenza del nostro territorio e del nostro
agroalimentare. C’era la necessità di riformare il sistema per
valorizzare i veri agriturismi: abbiamo stretto le maglie e al
contempo semplificato le norme” ha dichiarato il promotore
dell’iniziativa, l’assessore regionale lombardo all’Agricoltura,
Alimentazione e Sistemi verdi Fabio Rolfi.

PIU’ PRODOTTI DALL’AZIENDA – “Aumenta dal 30 al 35% la soglia
minima di prodotti aziendali utilizzati nella somministrazione
dei pasti, per arrivare all’80% di prodotti lombardi e solo il
20% di prodotti acquistati dalla grande distribuzione. Sono
particolarmente soddisfatto perché la norma prevede l’utilizzo
del 100% di vini lombardi e pesce lombardo. La Lombardia è una
grande regione vitivinicola e ha una ampia gamma di prodotti da
offrire. È impensabile trovare nei nostri agriturismi vini
provenienti da altre regioni” ha aggiunto l’assessore. “Sarà
valorizzata anche la carne di selvaggina selvatica prelevata sul
territorio lombardo, che sarà considerata come prodotto di
origine regionale”.

OSPITALITA’, SI POTRANNO AUMENTARE I POSTI LETTO – La norma
prevede, inoltre, la facoltà di aumentare i posti letto da 60 a
100 valorizzando e sviluppando l’ospitalità offerta dalle
strutture agricole. Viene inoltre introdotta, per sviluppare il
concetto di multifunzionalità, la possibilità di organizzare
attività agrituristico – venatorie e cinotecniche, ricreativo
culturali, ludico didattiche, di rilevanza sociale nonché di
ittiturismo e ippoturismo. Le aziende agrituristiche potranno
somministrare alimenti e bevande al di fuori delle strutture
aziendali, ma nel limite di venti giornate all’anno. Viene
introdotta la nuova disciplina sull’enoturismo e istituito
l’elenco regionale degli operatori; viene estesa l’attuale
cumulabilità settimanale dei pasti rendendola annuale,
permettendo all’azienda di distribuire nel corso dell’anno, in
base alle esigenze, il numero complessivo dei pasti previsti nel
certificato di connessione, che precisa quali produzioni possono
essere somministrate.

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