(mi-lorenteggio.com) Milano, 24 maggio 2019 – “Torno con l’intenzione di contagiare ancora di speranza e di entusiasmo pazienti e ricercatori. Lo farò con gli strumenti che hanno contrassegnato la storia della nostra Fondazione: i fatti concreti”. É questo il commento di Mario Melazzini che, dopo tre anni, torna a ricoprire la carica di presidente di AriSLA, Fondazione Italiana di Ricerca per la Sclerosi Laterale Amiotrofica. La nomina è stata decisa dai quattro soci fondatori, AISLA ONLUS, Fondazione Telethon, Fondazione Cariplo, Fondazione Vialli e Mauro.
Melazzini, onco-ematologo e ricercatore, succede alla presidenza di AriSLA ad Alberto Fontana. Nato a Pavia nel 1958 si è ammalato di SLA nel 2003. Melazzini, tra i Fondatori di AriSLA, era già stato presidente fra il 2008 e il 2012, quindi dal 2013 al 2016.
La sua vita è stata tutta contrassegnata da un’incessante attività di promozione dello sviluppo della ricerca scientifica e la sua azione di medico e di uomo impegnato nel sociale è stata dedicata alla solidarietà e di attenzione ai pazienti.
Fra gli incarichi pubblici ricoperti nella sua prestigiosa carriera quello di Assessore alla Sanità di Regione Lombardia, Assessore alle Attività produttive, ricerca e innovazione, Assessore all’Università, ricerca e open innovation della stessa Regione, Presidente e Direttore Generale di AIFA, Agenzia Italiana del Farmaco. Attualmente Mario Melazzini è Direttore Scientifico Centrale ICS Maugeri SpA SB IRCCS e componente del Consiglio di amministrazione del CNR, Consiglio Nazionale delle Ricerche.
“Voglio innanzitutto ringraziare Alberto Fontana per il suo impegno appassionato e competente. In AriSLA – dichiara Melazzini – da sempre abbiamo coltivato il principio che solo il lavoro di squadra può determinare successi e accelerare il conseguimento degli obiettivi. Sappiamo di non essere soli, insieme a noi ci sono i soci fondatori, che ringrazio per la fiducia, e c’è il grande cuore della solidarietà. Metto a disposizione di AriSLA la mia esperienza di ricercatore, clinico, quella di amministratore, ma anche quella di paziente SLA. Il mio compito sarà quello di rendere efficiente e credibile la nuova tappa di questa storia che stiamo scrivendo insieme. Mi metto dalla parte dei ricercatori impegnati nell’individuazione di una terapia per le persone colpite dalla SLA e al fianco di tutti i pazienti che affidano alla ricerca la loro speranza, strumento di vita quotidiana”.
Tutte le componenti di Fondazione AriSLA si uniscono nel vivo e sincero ringraziamento ad Alberto Fontana per il suo impegno alla guida di AriSLA e per i significativi traguardi ottenuti in sinergia con l’attività dei ricercatori.
Redazione