(mi-lorenteggio.com) Milano, 06 maggio 2019 – “L’ospedale Mandic di Merate non ha
bisogno di essere salvato perché non rischia nulla, né la
chiusura del Pronto Soccorso, né quella del punto nascita che
garantisce 650 parti l’anno (ben al di sopra dei 500 richiesti).
Le recenti polemiche sono incomprensibili e legate
presumibilmente alla campagna elettorale”.
Lo afferma l’assessore al Welfare della Regione Lombardia in
relazione alla manifestazione prevista per domani nei pressi di
Palazzo Pirelli, sede del Consiglio regionale.
“Come si può manifestare – prosegue l’assessore – per un rischio
che non sussiste? Fra l’altro, l’allarmismo viene creato ad arte
citando a sproposito e in modo strumentale la delibera regionale
1046/2018 sulle regole del sistema socio sanitario. La citata
norma sui ‘100 accessi giornalieri’ definisce l’assetto delle
dotazioni del presidio in base ai numeri effettivamente
realizzati. Essa è pensata a tutela dei poli ospedalieri, a
beneficio dei pazienti e del personale, e deve essere
considerata nella cornice di sistema dell’intera normativa di
riferimento”.
“Oltre al fatto che non si chiude nulla, l’unico elemento certo
– conclude l’assessore – è il piano degli investimenti che ha
coinvolto in questi ultimi anni l’ospedale meratese. Un piano
predisposto dalla Regione Lombardia con la direzione generale
dell’ASST di Lecco e che ha riguardato le strutture, le
apparecchiature e il capitale umano. I reparti al Mandic vengono
ampliati, non penalizzati. Basti pensare alla recente apertura
di 8 nuovi posti letto di pneumologia”.
Redazione