Milano, 2 maggio 2019 – L’avvento delle nuove lampade a LED ha decisamente rivoluzionato il mercato del settore; la loro efficienza, aggiunta all’estetica moderna, è spesso in grado di stupire per le innumerevoli soluzioni a disposizione, offrendoti qualcosa di eccezionalmente valido rispetto alle vecchie lampade a filamento.
Per questa ragione, è chiaro che siamo di fronte a un prodotto decisamente innovativo che non può più essere rimpiazzato dalle lampadine tradizionali. Questo è il primo motivo valido per il quale non dovresti avere più alcun dubbio sulla sostituzione di tutte le lampade a filamento con le più moderne funzionanti a LED.
Premesso che è palese l’ottenimento di un consistente risparmio energetico nel caso tu decida di passare dalle lampade tradizionali a quelle a LED, vediamo insieme di quantificare quale può esserne l’entità.
La luminosità delle lampade a LED
La luminosità si misura in lumen per metro quadrato ed è un valore che devi tenere in considerazione ai fini del calcolo del risparmio energetico, in modo da effettuare un raffronto a parità di condizioni fra le lampadine LED e le lampade a filamento.
Ti premetto subito che la differenza è davvero grande; con una semplice e rapida tabella di conversione puoi tu stesso constatare l’effettiva possibilità di risparmio che hai a disposizione, se decidi di utilizzare esclusivamente la tecnologia a LED per l’illuminazione della tua casa.
Una lampadina a incandescenza da 40W produce una luce di circa 450 lumen, risultato che puoi ottenere con una lampada a fluorescenza (neon) da soli 9W, oppure con una lampada a LED da 8W. Se hai una lampada da 100W a incandescenza, che produce una luce di 1600 lumen, puoi sostituirla con una lampada a fluorescenza da 23W, oppure con una luce a LED da soli 20W.
Solamente con questi pochi dati è evidente che puoi risparmiare moltissimo passando da una lampadina a filamento a una LED e che vi è comunque un piccolo vantaggio anche nei confronti della tecnologia a fluorescenza, contraddistinta dai famosi tubi al neon.
Un altro grande vantaggio delle lampade a LED consiste nella durata nel tempo; le lampade a LED infatti possono funzionare anche per più di 20 anni, mentre per le vecchie lampade a incandescenza dovresti prevedere la sostituzione almeno una volta all’anno. I neon invece, si piazzano nel mezzo, con una durata di circa 10 anni.
Il costo effettivo di una lampada a LED
Per calcolare il costo in euro delle corrente erogata devi tenere presente principalmente la potenza impiegata misurata in watt (unità di misura della potenza elettrica), la quale incide in modo importante, insieme al costo fisso di un Kw/h della corrente che hai a disposizione. Se vuoi ottenere un risultato preciso ti conviene premunirti dell’ultima bolletta e verificare il costo di un Kw/h riferito al tuo contratto; noi possiamo prendere ad esempio un valore medio, comodo a livello esemplificativo e pari a 0,2 euro per 1 Kw/h.
Considerando che un Kw/h è pari a 1000W/h, significa che se stai usando una lampada da 100W e la tieni accesa per un’ora esatta consumerai 100W/h, cioè un corrispettivo in euro pari a 0,02 euro, in quanto fa fede la proporzione matematica x:100W=0.2:1000W; pertanto x=0.2*100/1000=0.02, cioè due centesimi per ogni ora di consumo.
Con questi presupposti, dovrebbe risultarti facile comprendere che se una lampada a incandescenza da 100W consuma corrente per 2 centesimi per ogni ora di funzionamento, una da 20W costa esattamente la quinta parte, cioè 4 millesimi di euro. Se consideri che una lampada a LED da 20W produce un’intensità luminosa pari a quella di una lampada a filamento da 100W, sei di fronte ad un risparmio effettivo di 80 centesimi di euro per 1 euro di corrente erogata.
Il risparmio è quindi pari all’80%.
Per quanto riguarda i prezzi all’atto d’acquisto, il maggiore costo delle lampade a LED è in grado pertanto di rientrare già dalla prima bolletta; se poi consideri la loro durata nel tempo la differenza diventa molto elevata. Infatti, per coprire il periodo di funzionamento di una lampada a LED occorrono almeno 20 lampade a incandescenza. Per quanto riguarda le lampade a fluorescenza, puoi fare gli stessi conteggi cambiando semplicemente i valori della proporzione matematica.
L’importanza del wattaggio
La potenza impiegata è responsabile diretta delle maggiori conseguenze che comporta l’uso della corrente. Per quanto riguarda l’illuminazione, il conteggio precedentemente utilizzato è sufficiente per valutare le migliori soluzioni a cui ti conviene affidarti.
Tuttavia, la luminosità non è qualcosa che deve essere per forza di cose del valore più alto possibile; per risparmiare ancora di più, il consiglio è quello di valutare l’effettiva necessità di luce dei locali e la loro destinazione d’uso.
Una camera da letto con una bella finestra non ha bisogno di una luce artificiale brillantissima: in genere 500 lumen sono più che sufficienti (9W LED e 40W-50W a filamento). Viceversa la zona living ha bisogno di più luce e di lampade più potenti; un locale commerciale necessita di una certa potenza, atta a valorizzare la merce e ad accomodare al meglio le persone che lo frequentano.
In pratica, per risparmiare in modo ancora più ottimale, è opportuno che tu faccia le corrette valutazioni in base alle tue effettive esigenze.
L. M.