Milano. Nuova TAC 64 strati al Pronto Soccorso dell’ospedale San Carlo

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Investimenti di alta tecnologia per garantire ai pazienti più sicurezza e precisione nella diagnostica

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 29 maggio 2019 – Inaugurata oggi la nuova TAC 64 strati del Pronto Soccorso dell’Ospedale San Carlo alla presenza dell’Assessore al Welfare Regione Lombardia Giulio Gallera e del Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo Matteo Stocco.

Una nuova apparecchiatura installata in Radiologia di Pronto Soccorso con immagini ad alta risoluzione e bassa dose di radiazioni. La tecnica di ricostruzione iterativa ASiR-V è progettata per ridurre i livelli di rumore, migliorare la rilevabilità a basso contrasto e ridurre la dose di radiazione fino all’82% rispetto alla precedente TC.

La risoluzione spaziale è il 100% in più rispetto alla precedente TC e garantisce un’eccellente nitidezza delle immagini, indispensabile per visualizzare i dettagli anatomici più piccoli e giungere alla diagnosi più rapidamente possibile.

I softwares a disposizione consentono di eseguire scansioni su pazienti traumatizzati in modalità ultrarapida e di rilevare l’intensificazione della fase arteriosa in modo automatico, senza compromettere la qualità delle immagini, sì da poter identificare emorragie e sanguinamenti e pianificarne il trattamento endovascolare o chirurgico.
Questa TAC ha inoltre una flessibilità tale da consentire l’intensificazione degli studi cardiaci avanzati; un’acquisizione singola con una sola iniezione è tutto ciò che serve per ottenere immagini di qualità elevata di tutta l’aorta e delle coronarie. È possibile eseguire procedure cardiache complesse in soli cinque battiti cardiaci, in modo affidabile e continuato grazie agli strumenti Smart Cardiac disponibili sulla stazione di lavoro Advantage
Il software di perfusione cerebrale installato nella nuova apparecchiatura consente di valutare in tempo reale la possibilità del trattamento di tromboaspirazione intrarteriosa nello stroke ischemico, di conseguenza riduce ulteriormente il tempo door-to-needle.

Un investimento importante fatto dalla Direzione Aziendale dell’ASST Santi Paolo e Carlo che permetterà di migliorare la qualità dei servizi offerti, la sicurezza nei confronti dei pazienti e, altrettanto importante, il numero delle prestazioni che nel 2018 è arrivato a 62.000 esami di Radiologia di PS, di cui 15.000 TAC.

“Questa apparecchiatura ultramoderna – dichiara l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera – testimonia la grande attenzione che stiamo dedicando all’Ospedale San Carlo, a beneficio dei cittadini e dei lavoratori. Un investimento, questo, che rafforza il parco tecnologico non solo del Pronto Soccorso ma dell’intero dipartimento radiologico, con un evidente aumento delle prestazioni ed una progressiva riduzione dei tempi d’attesa”.

“La TC installata è dotata della tecnologia Smart Flow più recente, progettata per migliorare la produttività – dichiara Matteo Stocco, Direttore Generale dell’ASST Santi Paolo e Carlo – Con le opzioni automatizzate per tutte le operazioni, dalla preparazione del paziente alla post-elaborazione, è possibile eseguire più studi in meno tempo e migliorare l’efficienza del flusso di lavoro del 40%.”

“Nel paziente pediatrico, in particolare, la velocità e l’erogazione di dosi di radiazioni basse sono di importanza vitale – dichiara Maurizio Cariati, Direttore del Dipartimento di Tecnologie Avanzate Diagnostico Terapeutiche dell’ASST Santi Paolo e Carlo – Acquisizioni veloci, fino a 175 mm/sec consentono una riduzione degli artefatti dovuti alla respirazione, mentre le funzioni a dosi ultra basse ASiR-V consentono di acquisire immagini di pazienti pediatrici con la massima affidabilità.”
L’assessore si è poi soffermato ad interloquire con i Direttori di Strutture dell’Ospedale e con il personale infermieristico, sottolineando la “grande qualità del capitale umano che opera in questa importante struttura socio sanitaria milanese ” ed i progetti futuri che riguardano la costruzione del nuovo grande ospedale unico e lo sviluppo dei due presidi esistenti -San Paolo e San Carlo – con la valorizzazione dei servizi legati alla cronicità e alla formazione universitaria.

 

Redazione

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