PIEVE EMANUELE. INTITOLATA CASERMA VIGILI FUOCO A PINUCCIO LA VIGNA

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(mi-Lorenteggio.com) Milano, 06 aprile 2019 – Un anno fa Pinuccio La Vigna, pompiere volontario, morì nello spegnimento di un incendio in una ditta di detersivi di San Donato milanese.

Stamane, nella Caserma distaccamento dei Vigili del Fuoco Volontari di via Nilde Jotti, 25, si è svolta la cerimonia con cui gli è stata intitolata la caserma dove ha prestato la sua opera.

 

“Questa giornata rende omaggio al sacrificio di Pinuccio La Vigna e deve servire anche a ricordarci l’importanza del rispetto delle norme riguardanti la sicurezza sul lavoro”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale, presente  a Pieve Emanuele insieme ad Arianna Censi, vicesindaco metropolitano, durante la cerimonia di intitolazione della caserma dei vigili del fuoco a Pinuccio La Vigna, il pompiere quarantanovenne deceduto durante le operazioni di spegnimento di un incendio esattamente un anno fa.

MORTI SUL LAVORO – “Il mio pensiero – ha aggiunto – va anche ai due operai di 46 e 55 anni deceduti lungo la ferrovia durante lo svolgimento del proprio lavoro, sempre a Pieve Emanuele,
schiacciati dal crollo di una parete in costruzione. Sono fin troppe le disgrazie simili che si verificano sul posto di lavoro. Proprio per questo ritengo molto importante, nelle città e nei paesi lombardi, istituire nuclei di vigili, già presenti in alcuni comuni, che supportino i controlli dell’Inail
verificando il rispetto delle norme di sicurezza nei cantieri”.

CONTROLLO PREVENTIVO – “Il controllo preventivo – ha concluso l’assessore regionale alla Sicurezza, Immigrazione e Polizia Locale – è l’arma più importante che abbiamo per evitare che
altre persone perdano la vita sul posto di lavoro”.

 

Presente anche il Sindaco di Opera, Antonino Nucera: “A lui e ai suoi cari riservo un pensiero speciale, fatto di stima e gratitudine, che estendo a tutti quegli uomini che lavorano con spirito di abnegazione e di sacrificio, anteponendo a tutto, anche a loro stessi, la sicurezza collettiva”.

 

V. A.

 


Redazione

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