IN PREPARAZIONE ALLA FESTA DEI LAVORATORI: RIFLESSIONI E PREGHIERA NELLE SETTE ZONE PASTORALI DELLA DIOCESI DI MILANO

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Il vicario generale, monsignor Mario Delpini, ha presieduto, nella basilica di Sant'Ambrogio, la Celebrazione eucaristica per la Professione religiosa dei Voti perpetui di tre nuove consacrate.

 

L’ARCIVESCOVO MARIO DELPINI PRESIEDERA’ LA VEGLIA DI MARTEDI’ 30 APRILE, PER LA ZONA PASTORALE III (LECCO), A SARTIRANA DI MERATE

 

(mi-lorenteggio.com) Milano, 2 aprile 2019 – Digitalizzazione, industria 4.0, globalizzazione, formazione, rapporto tra scuola e industria, nuove e vecchie professioni, il ruolo dell’agricoltura. Sono questi i temi che saranno affrontati nei convegni che precedono le Veglie di preghiera con i lavoratori nelle sette Zone pastorali della Diocesi di Milano, lungo l’intero mese di aprile.

Il primo appuntamento di riflessione sarà mercoledì 3 aprile alle ore 18.00, a Germignaga (Va) presso la colonia Elioterapica di via Bodmer 20. Al centro della discussione “Studio, formazione e ricerca: la persona al centro del lavoro”, in preparazione alla vegli di preghiera per la Zona II (Varese) prevista per il 30 aprile prossimo. Nell’allegato sono riportati tutti gli appuntamenti di riflessione e di preghiera delle diverse zone pastorali della Diocesi.

«L’Arcivescovo Mario Delpini, dopo aver celebrato lo scorso anno la sua prima Veglia per il Lavoro presieduta come Arcivescovo di Milano presso una università milanese, ha rilanciato l’iniziativa in ogni zona pastorale della Diocesi – spiega don Walter Magnoni, responsabile del servizio per la Pastorale sociale e del lavoro -. Si è pensato pertanto di proporre, in preparazione a ciascuna veglia, anche una riflessione appropriata, nella modalità del convegno. Riflettere e pregare per la realtà del lavoro nel nostro territorio non è facile. Questa articolata proposta diocesana si affaccia su una stagione piena d’incertezze sul futuro di tanti lavoratori. Si parla ancora troppo spesso di un’Italia che non cresce, dove i giovani stanno vivendo un tempo gravato di eccessivo precariato».

 

Redazione

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