(mi-lorenteggio.com) Milano, 8 marzo 2019 – Stamane, intorno alle ore 7.00, un libico di 33 anni è stato arrestato dai carabinieri per lesioni dopo aver ferito a coltellate due passanti, un ivoriano di 31 anni e un gambiano di 20 anni, aggrediti a caso nella galleria delle carrozze della stazione Centrale di Milano.
“Mattina di ordinaria follia oggi in stazione Centrale, dove un libico di 23 anni ha accoltellato senza alcun motivo due persone dopo aver aver minacciato con la lama chiunque gli capitasse a tiro. Che la situazione in Centrale sia sempre di più allo sbando – commenta Silvia Sardone, consigliere comunale e regionale del Gruppo Misto – è fuori discussione per tutti, tranne che per Pd e compagni. La sinistra organizza marce pro accoglienza e per chiedere più migranti, intanto gli extracomunitari trasformano la città in un campo di battaglia. Se per l’amministrazione il degrado e l’insicurezza di piazza Duca d’Aosta e zone limitrofe si combatte con aiuole e alberelli siamo messi proprio male”. Così Silvia Sardone, consigliere regionale e comunale del Gruppo Misto. “Stamattina per poco non si è sfiorata la tragedia, ma visto il lassismo della sinistra purtroppo non è da escludere che in Centrale si susseguano episodi ancor più gravi. Quello che dovrebbe essere il biglietto da visita per i turisti appena arrivati in città è diventato un luogo off-limits dove dominano immigrati violenti, spacciatori e rapinatori”.
Ennesima lite con coltelli tra immigrati in Stazione Centrale a Milano: la situazione è al limite, è urgente ripristinare la legalità.
Il presidio fisso delle forze dell’Ordine non basta più, bisogna tornare alle regole e liberare in modo definitivo piazza Duca d’Aosta”. Lo dichiara Fabio Altitonante, coordinatore di Forza Italia a Milano.
“Chi ogni giorno è costretto a passare dalla stazione è esasperato e vive nella paura. Questo è il biglietto da visita per i turisti che arrivano in treno nella nostra città: scandaloso!
È il risultato delle scellerate politiche ideologiche del Pd, che continua a sfilare per Milano, chiedendo più clandestini.
I soliti buonisti ci accusano di razzismo, ma la verità è che aver aperto le porte indiscriminatamente per anni senza alcuna prospettiva, lasciando dei disperati a bivaccare in strada, non è accoglienza, al contrario serve solo ad alimentare il business di chi guadagna sulla pelle degli esseri umani, a partire dalla criminalità organizzata”.