ARRESTI VALTELLINA, DE CORATO E SERTORI: PLAUSO ALLE FORZE DELL’ORDINE, LINEA DURA CONTRO CHI SPACCIA

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(mi-Lorenteggio.com) Milano, 21 febbraio 2019  – In merito alle indagini dei Carabinieri
del Comando di Sondrio che hanno portato all’esecuzione di 25
misure cautelari nei confronti di altrettanti soggetti, quasi
tutti di origine nigeriana e richiedenti asilo, accusati di
spaccio prevalentemente in un parco pubblico di Morbegno, sono
intervenuti gli assessori regionali Riccardo De Corato e Massimo
Sertori.

DE CORATO: CONTRASTARE MAFIA NIGERIANA – “Ringrazio i militari
dell’Arma – ha affermato l’assessore regionale alla Sicurezza,
Immigrazione e Polizia Locale Riccardo De Corato – per l’ottimo
lavoro svolto. Gli arresti di oggi confermano che la mafia
nigeriana nella nostra regione sta prendendo il controllo dello
spaccio della droga ed ha colpito anche Morbegno. In Lombardia
dal 1990 esistono gruppi criminali stranieri ben radicati, che
nel tempo sono riusciti a diventare vere e proprie
organizzazioni mafiose, come confermato nelle diverse relazioni
della Direzione Investigativa Antimafia”.

INTENSIFICARE I CONTROLLI – “Non è il primo caso di nigeriani
richiedenti asilo – ha aggiunto – ‘impegnati’ nello spaccio di
sostanze stupefacenti. Secondo l’Istat, inoltre, nel 2016 in
Lombardia più del 55% dei denunciati per droga era straniero.
Occorre intensificare i controlli non solo nelle varie
strutture, ma anche su richiedenti asilo e immigrati provenienti
dalla Nigeria”.

SERTORI: PENE SEVERE PER SPACCIATORI RICHIEDENTI ASILO – “Voglio
ringraziare i Carabinieri – ha commentato l’assessore regionale
agli Enti locali, Montagna e Piccoli Comuni Massimo Sertori –
per aver fermato immigrati che spacciavano stupefacenti anche a
minorenni nei pressi di un parco frequentato da bambini e
famiglie. Sarebbero questi i richiedenti asilo che arrivano in
Italia?”

POSITIVO LAVORO DEL MINISTERO DELL’INTERNO – “Concordo con il
ministro dell’Interno Matteo Salvini – ha concluso Sertori –
quando dice che vuole stroncare il ‘business’ dell’accoglienza
dei clandestini. È inoltre giusto che chi viene condannato per
spaccio di sostanze stupefacenti sconti pene esemplari nel
proprio Paese d’origine”.

 

Redazione

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