(mi-Lorenteggio.com) Milano, 29 gennaio 2019 – “Parte domani il ‘progetto Rogoredo’,
con un presidio socio-sanitario quotidiano nel ‘Boschetto’, che
nasce attraverso un patto di ferro fra Istituzioni, operatori
pubblici e privato sociale, forze dell’ordine. L’obiettivo:
strappare molti giovani al consumo degli stupefacenti provando
ad agganciarli per proporre loro alcune prospettive di recupero
e fornendo una prima assistenza sanitaria”. L’assessore al
Welfare di Regione Lombardia Giulio Gallera spiega così l’avvio
del piano d’azione su Rogoredo, al termine del tavolo operativo
coordinato oggi dal Prefetto di Milano Renato Saccone, alla
presenza del sindaco Giuseppe Sala, accompagnato dagli assessori
Majorino, Maran e Scavuzzo, del Questore di Milano Marcello
Cardona, insieme ai rappresentanti delle forze dell’ordine, dei
responsabili di Ats Milano Città metropolitana e delle Asst
Fatebenefratelli-Sacco, San Carlo-San Paolo di Milano, di Areu
nonché dei rappresentanti delle associazioni coinvolte.
“Ci saranno mezzi di soccorso sul posto – aggiunge l’assessore
Gallera – e una presenza ampia e costante di operatori
qualificati, che cercheranno di entrare in relazione con le
persone che frequentano il ‘Boschetto’, offrendo loro
informazioni e assistenza sia igienica che sanitaria. Tenteranno
di ‘agganciarli’ e di convincerli ad affrontare un percorso
concreto, per sottrarli al giogo della droga e delle sue
devastanti conseguenze”.
L’assessore Gallera ha poi spiegato come il ‘progetto Rogoredo’
“sia del tutto innovativo”. “Mai come in questo caso – ha
sottolineato – è opportuno affermare che “l’unione fa la forza”.
Ringrazio l’assessore Majorino e i rappresentanti del Comune di
Milano, insieme a tutti i soggetti che hanno creduto in questa
operazione. Dal mese di novembre abbiamo lavorato per definire
un modello originale di intervento sul territorio. Ora
finalmente si parte. Regione Lombardia mette in campo risorse
umane e finanziarie, impegno, strumenti e strutture”.
Il ‘progetto Rogoredo’ vede la luce
grazie all’impegno sinergico di tutti gli attori istituzionali e
non del territorio (Regione, Comune di Milano, Ats, Asst, Croce
Rossa, Milano Comunità Terapeutiche accreditate, Municipio 4,
associazionismo e volontari) e al ruolo di ‘catalizzatore’ della
Prefettura di Milano.
Di seguito i principali elementi del progetto.
RAFFORZAMENTO DELLE RISORSE IN CAMPO – Dal 31 gennaio, 6 ore al
giorno per 7 giorni su 7, saranno presenti, coordinati da Croce
Rossa Milano:
– un mezzo mobile attrezzato per il primo soccorso e per piccoli
interventi sanitari;
– un team composto da 4 operatori (sociali e sanitari di Croce
Rossa, Comunità Nuova e Cooperativa lotta contro
l’emarginazione) nel ‘Boschetto’.
APPROCCIO INTEGRATO – Sarà attuato in area sociosanitaria con
tre filoni di attività:
– ‘aggancio’, grazie alla messa a disposizione di presidi per la
riduzione del rischio e del danno e alla erogazione di
interventi sanitari (medicazioni, primo soccorso ecc.), della
popolazione di utilizzatori/tossicodipendenti presenti
all’interno del ‘Boschetto’ e/o nelle aree limitrofe;
– ‘aggancio’, per favorire l’astensione dal consumo, con
l’offerta di generi di conforto e proposta di una prima
accoglienza (notturna), che faciliti l’accesso al programma di
disintossicazione/presa in carico da parte dei Servizi
Ambulatoriali accreditati; successivo accesso in ‘housing
temporaneo’, Comunità terapeutico-riabilitative, educative
specialistiche , dormitori, appartamenti protetti, della
popolazione di tossicodipendenti, con attenzione mirata per i
‘residenti stabilmente’ al ‘Boschetto’, con finalità di
osservazione e stabilizzazione;
– sensibilizzazione della comunità territoriale e della
popolazione generale residente, con attenzioni specifiche a
scuole, aggregazioni giovanili, luoghi pubblici, target
specifici, nell’ottica di rinforzare (empowerment) a fini
preventivi le competenze degli individui e della comunità in
generale rispetto ai fattori di rischio (queste attività saranno
programmate in linea e integrate con il Piano Integrato Locale
promozione della salute della Ats).
NON SOLO SOCIOSANITARIO – Gli interventi messi in campo sono
complementari e si collocano in un unico piano e in sinergia con
quelli di riqualificazione e rigenerazione del territorio e con
le azioni di contrasto dello spaccio e del degrado.
NON SOLO UN PROGETTO – Si tratta infatti di un vero e proprio
esperimento per integrare con risorse e attività ‘straordinarie’
il sistema ordinario (Sert delle Asst, Smi, Comunità
accreditate) di intervento e presa in carico presente a livello
territoriale.
CONOSCERE PER AGIRE – Nel primo mese di attività (febbraio) sarà
prestata grande attenzione all’osservazione sistematica di ciò
che accade nel ‘Boschetto’ e nel territorio limitrofo, delle
tipologie di domanda e di bisogno rivolta agli operatori e ai
servizi.
MOLTIPLICARE L’ATTENZIONE E L’AZIONE PREVENTIVA – Il progetto
prevede una serie di azioni mirate di rafforzamento delle
attività di prevenzione rivolte all’intera popolazione, con
l’obiettivo di sensibilizzare, coinvolgere e attivare in modo
positivo le scuole, l’associazionismo, la cittadinanza in
programmi e interventi preventivi capaci di contrastare
efficacemente la diffusione e la normalizzazione del consumo di
sostanze.
NON SOLO ROGOREDO – Oltre a rispondere al bisogno rilevante del
territorio di Rogoredo, il progetto ha l’obiettivo di definire i
contenuti di un “dispositivo di intervento sociosanitario”
integrato con il Sistema di intervento ordinario, sostenibile e
potenzialmente replicabile ed eventualmente estensibile ad altre
aree con problematiche analoghe.
ATTORI IN CAMPO – Di seguito gli Attori in campo nel progetto
socio-sanitario:
– Regione Lombardia – DG Welfare
– Comune di Milano
– Municipio 4
– AREU
– ATS
– Croce Rossa Milano
– ASST Fatebenefratelli – Sacco
– ASST Santi Paolo e Carlo (DIPEAD)
– Comunità Nuova
– Cooperativa Lotta contro l’Emarginazione
– Fondazione Eris
– Il Gabbiano
– Promozione Umana
– Casa del Giovane
– Fondazione Exodus
– Gruppo Volontari Quartiere di Rogoredo
– Volontari Associazione Kyros.