DA REGIONE 286 MILIONI PER DOTE SCUOLA E ISTRUZIONE E FORMAZIONE PROFESSIONALE ANNO FORMATIVO 2019-2020

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 ASTUTI, BOCCI, PIZZUL (PD): “COME SEMPRE MANCA L’ATTENZIONE A CHI È PIÙ IN DIFFICOLTÀ”

 

(mi-Lorenteggio.com) Milano, 29 gennaio 2019 – Approvata dalla giunta regionale, su
proposta dell’assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro
Melania Rizzoli, la delibera con cui vengono stanziati 286
milioni di euro per finanziare le misure a sostegno del sistema
di Istruzione e Formazione Professionale e della Dote Scuola per
l’anno scolastico 2019/20.

I contributi sono stati illustrati nella conferenza stampa
tenuta dal presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e
insieme all’assessore Rizzoli.

FORMAZIONE DI QUALITA’ E’ FUTURO DELL’ISTRUZIONE – “Di questi
risultati la Lombardia deve essere orgogliosa, dobbiamo
ringraziare l’assessore Rizzoli e tutti i consiglieri che hanno
contribuito a raggiungere questi traguardi importanti. Ho sempre
detto e ribadisco che la formazione di qualità – ha commentato
il presidente Fontana – è il futuro dell’Istruzione al quale
guardiamo con grande attenzione così come fa il mondo del lavoro
che altrimenti rischia di non trovare le professionalità di cui
ha bisogno”.

SBOCCHI OCCUPAZIONALI SUBITO DOPO CONSEGUIMENTO TITOLO STUDIO –
“Questo metodo – ha proseguito Fontana – che così bene è stato
applicato dall’assessore Rizzoli, riesce a dare le risposte che
le aziende chiedono. Sottolineo che gli studenti dei nostri
centri di formazione e presso gli istituti superiori che offrono
istruzione qualificata trovano sbocchi lavorativi pressochè
immediati dopo il conseguimento del titolo di studio”. “Bisogna
continuare su questa strada, sono molto contento dei traguardi
raggiunti – ha proseguito il presidente Fontana – e lavoreremo
per fare, se possibile, ancora meglio”.

“Non importa quante volte può cambiare il governo nazionale – ha
commentato Rizzoli – né il mare di incertezze in cui nuota di
questi tempi la politica: per la Lombardia contano le scelte, e
perché i lombardi abbiano fiducia nel futuro e siano certi di
non essere abbandonati, le scelte devono essere stabili e
coerenti”.

RIZZOLI: FORMAZIONE DI ALTA QUALITA’ PORTA VERSO IL LAVORO – “E’
il motivo per cui questa delibera, che non si limita a stanziare
fondi, ma che delinea le politiche generali su istruzione e
formazione – ha proseguito – è in stretta continuità con quelle
del passato: perché erano e sono idee buone, che hanno dato e
continueranno a dare frutti”.

Un sistema di contributi e riconoscimenti incardinato su alcuni
principi: “Noi crediamo”, ha aggiunto l’assessore Rizzoli, “in
una formazione professionale di alta qualità, che porti per sua
natura verso il lavoro; sosteniamo economicamente la libertà
delle famiglie di scegliere i percorsi educativi per i figli,
garantita dalla legge ma poi quasi mai sostenuta dallo Stato. E
una famiglia che sa di poter contare su un contributo certo, può
fare scelte più libere. Così come crediamo che sia giusto
premiare gli studenti meritevoli, e soprattutto teniamo nella
massima considerazione i problemi delle famiglie con figli
disabili”.

Questi i punti strategici delle linee

di indirizzo approvate dalla Giunta regionale:

 

DOTE SCUOLA – Sono state confermate le misure tradizionali del

modello della Dote Scuola per il sostegno al diritto allo studio

degli studenti, con lo stanziamento di risorse per 40,5 milioni

di euro, così suddivisi:

 

– Il buono scuola (23 milioni) per le famiglie con figli che

frequentano le scuole primarie, secondarie di primo e secondo

grado e il contributo per l’acquisito di libri di testo, di

strumenti per la didattica e di dotazioni tecnologiche (10,5

milioni), nel limite di determinati parametri reddituali.

– I servizi di sostegno didattico per gli allievi con disabilità

nelle scuole non statali e paritarie di ogni ordine e grado (4,5

milioni più 1 milione per quelli che frequentano le scuole

dell’infanzia non statali e non comunali)

– La dote merito (1,5 milioni), che premia gli studenti

eccellenti nei percorsi di istruzione e di istruzione e

formazione professionale con esperienze formative in contesti

all’avanguardia, in Italia e all’estero.

 

I BENEFICIARI – Nell’anno scolastico in corso sono 23.500 gli

studenti che beneficiano del buono scuola, con una positiva

tendenza in aumento (500 studenti in più dell’anno precedente)

che testimonia una crescita di fiducia da parte delle famiglie,

“fiducia che noi dobbiamo sostenere: è una misura di libertà”,

ha affermato l’assessore Rizzoli. I beneficiari del sostegno

agli studenti con disabilità sono attualmente 2.000, più altri

1.800 nelle scuole per l’infanzia; il contributo per il

materiale didattico è rivolto a una platea di 76.000 ragazzi,

mentre Dote merito ha raggiunto 2.500 studenti.

 

PROGRAMMAZIONE DEL SISTEMA DI IeFP – La programmazione del

sistema di Istruzione e Formazione Professionale, che conta su

una dotazione finanziaria di 245,7 milioni di euro, prevede

l’attivazione di percorsi triennali e quadriennali per

l’acquisizione dei titoli di Qualifica e di Diploma IeFP

(prevalentemente in modalità duale), percorsi triennali

personalizzati per allievi con disabilità (sia in modalità

ordinaria sia duale), e percorsi di IV annualità finalizzati al

conseguimento del Diploma di IeFP, che a partire dall’a.f.

2019-2020 dovranno essere realizzati in alternanza rafforzata:

almeno 400 ore annue in azienda, o in apprendistato. Inoltre, è

prevista la realizzazione di percorsi modulari flessibili volti

all’acquisizione di un titolo di IeFP, dedicati a giovani fino

ai 25 anni che hanno abbandonato precocemente il percorso di

studi.

 

I RISULTATI DEL SISTEMA IeFP IN REGIONE LOMBARDIA – In Lombardia

il sistema di IeFP ha conosciuto una crescita significativa: la

rete dei servizi formativi è costituita da 110 Istituzioni

Formative accreditate al sistema regionale, con sedi distribuite

in modo capillare sull’intero territorio, che erogano 2.700

corsi triennali e di IV anno e coinvolgono 53.800 studenti ogni

anno (rispetto al 2013 sono aumentati del 10,7 per cento).

L’espansione ha interessato con maggior intensità i percorsi

realizzati nelle modalità del duale, in alternanza scuola-lavoro

rafforzata (11.200 studenti) e in apprendistato di I livello

(circa 2mila persone).  

 

SISTEMA DUALE – “Le politiche di istruzione e formazione messe

in campo hanno reso il canale dell’istruzione e formazione

professionale regionale più attrattivo per gli studenti ad alto

potenziale, con una propensione marcata all’apprendimento

pratico piuttosto che teorico. In cinque anni gli iscritti

totali al triennio e al IV anno sono aumentati di dieci punti

percentuali. Il dato ancor più rilevante riguarda l’incremento

straordinario degli studenti che conseguono un titolo di IeFP

attraverso un contratto di lavoro in apprendistato di I livello.

Dal 2013 il numero degli apprendisti è moltiplicato di 20 volte.

È un risultato eccezionale, che avvicina il nostro sistema

sempre di più ai modelli europei di Vocational Education and

Training più avanzati, come quello tedesco, e afferma il primato

della Lombardia nel contesto italiano”, ha affermato l’Assessore

all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia Melania

Rizzoli.

“La programmazione del sistema di IeFP

per l’anno formativo 2019-2020 – ha chiosato l’assessore Rizzoli

– mette a valore la sperimentazione del sistema duale degli

ultimi anni e rilascia con maggior slancio la strategia unitaria

per l’occupabilità dei giovani, fondata sulla relazione

sinergica tra formazione e lavoro”.

 

“Una volta conseguito il Diploma di IeFP – ha spiegato

l’assessore regionale – i nostri giovani possono scegliere se

inserirsi direttamente nel mondo del lavoro o proseguire il

percorso di studio accedendo ai percorsi di alta

specializzazione IFTS e ITS. Il rafforzamento dell’alleanza tra

sistema educativo e sistema produttivo si basa su importanti

elementi innovativi”.

 

Il primo punto di innovazione e` il superamento della

distinzione tra percorsi ordinamentali e duali: i percorsi

potranno combinare e variare nel loro sviluppo le ore dedicate

all’apprendimento esperienziale, che sarà esteso anche alle

prime annualità con metodologie formative protette. Nell’ultimo

anno per il conseguimento del Diploma IeFP la formazione sarà

svolta unicamente in modalità di alternanza rafforzata o in

apprendistato. 

 

Un ulteriore punto di innovazione e` la promozione della stretta

connessione tra il sistema delle Istituzioni Formative

accreditate e le imprese meglio strutturate per lo sviluppo

delle competenze tecnologiche e innovative, attraverso la

valorizzazione dei training center e delle Academy aziendali e

interaziendali. I docenti aziendali, infatti, potranno non

soltanto affiancare gli studenti durante i periodi prestabiliti

di tirocinio in impresa ma svolgere direttamente parte della

formazione in aula, accanto ai docenti ‘tradizionali'”.

“Cambiano le legislature, ma Dote scuola non cambia mai: è sempre sbilanciata e manca l’attenzione a chi è in difficoltà economica”, lo dicono Samuele Astuti, Paola Bocci e Fabio Pizzul, consiglieri e capogruppo regionali del Pd, dopo aver appreso le novità sul Sistema unitario di istruzione, formazione e lavoro di Regione Lombardia.

“Non c’è la volontà di andare incontro a chi non c’è la fa e i numeri lo dimostrano: il Buono scuola si attesta sui 23 milioni di euro su un totale di 40,5, per 23.500 beneficiari calcolati dalla Regione, ed è destinato a nuclei familiari che arrivano fino a 40mila euro di Isee. Mentre per l’acquisto di libri e altro materiale, cioè una misura destinata a chi ha al massimo 15mila euro di Isee, e si parla di 76.000 beneficiari, le risorse disponibili sono solo 10 milioni e mezzo. Poco anche per il riconoscimento del merito che si ferma sul milione e mezzo, benché le richieste siano decisamente superiori”, fanno notare i tre esponenti dem.
Anche per quanto riguarda la disabilità, “la quota al sostegno di questi ragazzi viene mantenuta, ma non c’è nessun cenno a una migliore tempestività dell’erogazione dei fondi”.

Per rimediare a questa diseguaglianza, il Gruppo regionale del Pd aveva presentato due emendamenti in fase di approvazione di bilancio, a dicembre: “Con uno chiedevamo un aumento di 5 milioni di euro sul capitolo Diritto allo studio, destinati alla componente di sostegno al reddito proprio della Dote scuola per garantire maggiore equità per le fasce di reddito più basse, prevedendo aggiornamenti dei criteri Isee che aiutassero le famiglie economicamente più deboli – continuano Astuti, Bocci e Pizzul –. L’altro, sempre di 5 milioni di euro, era destinato ad aumentare la dotazione finanziaria per i contributi alle famiglie per la fornitura di libri di testo per gli alunni delle scuole dell’obbligo. Purtroppo, ci sono stati entrambi bocciati”.

Ciononostante, i tre consiglieri dem assicurano che, “anche se le nostre indicazioni sono state più volte rispedite al mittente, non smetteremo di insistere sul fatto che ci vuole più equità nella distribuzione delle risorse del diritto allo studio, in particolare per quanto riguarda quelle destinate alle famiglie che fanno più fatica”.

“Spiace non vedere, poi, nella programmazione del sistema di Iefp un’azione fondamentale: quella che ci dice se effettivamente questi percorsi vanno a buon fine con l’inserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro”, concludono Astuti, Bocci e Pizzul.

Redazione

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