(mi-lorenteggio.com) Milano, 22 gennaio 2019. Si è discussa oggi al Parlamento europeo la petizione firmata dal Comitato dei Cittadini di Piazza d’Armi. A chiederne e ottenerne la discussione l’europarlamentare del M5S Eleonora Evi.
Da tempo molti cittadini, insieme a comitati e associazioni, tra cui Associazione Parco Piazza d’armi le Giardiniere, Legambiente, Salviamo il Paesaggio, LIPU, WWF, OffTopic, Comitato Trotto Bene Comune, Comitato Intercomunale Silla 2:, Associazione per il Parco Sud Milano, si battono per il futuro di questo importante patrimonio per Milano.
Spiega Evi: “Piazza d’Armi rappresenta un vero e proprio polmone verde per la città. Non dimentichiamoci che la pianura padana é la zona d’Europa con la peggiore qualità dell’aria e Milano non fa certo eccezione, anzi… Per questo, è imperativo preservare le poche aree verdi ancora esistenti.
Tra costanti superamenti dei limiti di polveri sottili e inquinanti atmosferici che mettono a repentaglio la salute dei cittadini e procedure di infrazione per violazione delle norme europee sulla qualità dell’aria che potrebbero tradursi in multe salate per l’Italia, sarebbe illogico permettere interventi di ulteriore cementificazione e consumo di suolo.
Le strutture presenti nell’ex Piazza d’Armi hanno poi un’elevata importanza storica e architettonica, che impone un’ulteriore riflessione sulle scelte strategiche da attuare.
Oggi ho, quindi, chiesto che la petizione rimanga aperta e venga inviata una lettera al Comune di Milano, alla Regione Lombardia e al Ministero dei Beni Culturali, a quello dell’Ambiente e a quello dell’Economia e Finanza, trasmettendo loro in copia anche il testo integrale della petizione ed i relativi allegati. Da esponente milanese del M5S e membro della Commissione per le Petizioni del Parlamento europeo, ero certa che l’Europa potesse dare un segnale di vicinanza e sostegno ai cittadini di Milano che si battono per difendere la salute e l’integrità ambientale dei nostri territori. Piazza d’Armi deve essere restituita alla collettività, per permetterle di vivere appieno lo spazio verde integralmente presente”.
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