Milano, 03 dicembre 2018 – Sostenere il processo di rigenerazione
delle periferie recuperando spazi degradati e non utilizzati e
offrire nuovi servizi a chi vive all’interno di quartieri di
edilizia residenziale pubblica. E’ questo l’obiettivo della
delibera approvata oggi dalla Giunta regionale su proposta
dell’assessore alle Politiche sociali, abitative e Disabilità
Stefano Bolognini che detta specifiche linee guida per la
predisposizione di progetti pilota avviando il primo su due aree
di Aler Milano.
CONTRO LO SPOPOLAMENTO COMMERCIALE – “In molti quartieri di
edilizia residenziale pubblica – ha spiegato Bolognini – c’è una
morìa di negozi e perciò intervento cerchiamo di favorire la
riapertura di nuove attività, che possono avere ricadute di tipo
occupazionale, in particolare per i giovani, e non costituiscono
solo l’insediamento di siti commerciali, ma elementi di sviluppo
di socialità e partecipazione dei cittadini alla vita del
quartiere”.
DA REGIONE 300.000 EURO PER I PRIMI DUE BANDI – I primi due
bandi sperimentali verranno fatti su due quartieri della città
di Milano individuati e per il momento è previsto un contributo
straordinario di 300.000 euro finalizzato al loro sostegno.
I PROGETTI – I progetti selezionati dovranno cofinanziare la
ristrutturazione degli spazi, tenendo conto del potenziale
sviluppo sociale e culturale dell’operazione di valorizzazione.
TIPOLOGIA DELLE ATTIVITA’- Potranno essere interessate dal
contributo regionale attività legate al mondo della
micro-imprenditoria e dell’imprenditoria sociale che sappiano
innescare processi di sviluppo ad alto impatto sociale, con
particolare attenzione all’integrazione e all’inserimento
lavorativo della popolazione giovane e della popolazione
femminile; attività commerciali capaci di coniugare una
dimensione di prossimità nell’offerta di beni, prodotti e
servizi con una dimensione di innovazione sociale, nuovi servizi
di vicinato che promuovano, anche attraverso pratiche di
mutuo-aiuto e attivazione diretta degli abitanti, il
miglioramento della qualità dell’abitare, con particolare
riferimento alla popolazione anziana; attività di natura
educativa, legate al mondo della formazione e allo sviluppo di
nuove professionalità; attività che siano capaci di promuovere
il benessere delle persone e rafforzare la loro autonomia;
attività legate all’ambito culturale e alla promozione della
cultura come strumento di rigenerazione urbana e di
valorizzazione dei territori.
FINANZIAMENTO E CANONE DI LOCAZIONE -L’80% della spesa di
riqualificazione degli spazi verrà sostenuta proprio dal
finanziamento regionale e il 20% potrà essere chiesto ad Aler
come scomputo dei costi della locazione. In funzione
dell’obiettivo di promuovere attività che abbiano anche un
valore sociale, culturale e rigenerativo per il quartiere, il
canone di locazione poi potrà essere abbattuto del 50% rispetto
ai normali valori di mercato.
INSEDIAMENTO NUOVE ATTIVITA’ PORTA RIGENERAZIONE DIFFUSA –
“L’azione di rigenerazione locale – ha aggiunto Bolognini- serve
a migliorare la vivibilità dei quartieri, a prevenire e
contrastare il fenomeno delle occupazioni abusive e per questo
va rafforzata con misure complementari, di natura anche
sperimentale, che abbiano come obiettivo la promozione della
qualità dell’abitare in una logica di intervento integrato”.
Redazione