Il Consiglio comunale di Rho solidale verso i bambini sfollati del ponte Morandi

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Raccolti 800 euro devoluti al Progetto Pollicino 99 + 1 seguito dalla Società Operaia Cattolica Santa Maria e San Bartolomeo della Certosa

(mi-lorenteggio.com) Rho, 15 novembre 2018 – Il Consiglio comunale di Rho ha raccolto e devoluto 800 euro a favore dei bambini sfollati dopo il crollo del ponte Morandi a Genova tramite la Società Operaia Cattolica Santa Maria e San Bartolomeo della Certosa, l’ONLUS che cura il progetto Pollicino 99+1. L’iniziativa prevede un aiuto diretto alle famiglie con bambini. 99 + 1 sono i bambini coinvolti in questo “trasloco” forzato, + 1 perché si aspetta l’arrivo di un nuovo bimbo.

Questo è il sostegno raccolto con l’iniziativa “Una cena di solidarietà per aiutare Genova” organizzata dal Consiglio Comunale del Comune di Rho per sostenere in modo concreto le famiglie, che si trovano in gravi difficoltà in seguito al crollo del ponte.

Il presidente del Consiglio Comunale di Rho, Giovanni Isidoro, afferma: “Abbiamo voluto dare un sostegno ai più piccoli, che si trovano adesso fuori dalla propria casa e devono affrontare numerosi disagi. È un piccolo gesto di vicinanza verso chi ha perso tutto, ma è concreto e sappiamo di poter confidare sulla serietà della S.O.C. Certosa che si sta prodigando per sostenere le persone nell’area colpita. Ringrazio per l’adesione tutte le persone, consiglieri comunali e non, che hanno partecipato alla serata”.

La cena solidale “Rho-Genova” si è tenuta venerdì 12 ottobre all’oratorio di San Giovanni Bosco in via Diaz 40 a Rho.

La Società Operaia Cattolica S. Bartolomeo della Certosa fondata nel 1881 ha sempre rappresentato nel quartiere genovese un punto di riferimento di assistenza e accoglienza. Da oltre 10 anni per venire incontro alle esigenze di famiglie con problemi economici, ha istituito il Pollicino, un punto di raccolta e distribuzione di indumenti usati ma in buono stato, pannolini, giocattoli, passeggini e lettini. Dopo la tragedia del crollo del Ponte Morandi si sono aggiunte a queste famiglie anche le cosiddette “famiglie degli sfollati”, a cui poter dare aiuto e sostentamento.

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