Il progetto presentato dal Comune ha ricevuto da Regione un finanziamento per azioni di promozione e di accompagnamento all’abitare assistito e all’autogestione, di contrasto alla morosità incolpevole e di sostegno alle persone in difficoltà economica
(mi-lorenteggio.com) Corsico, 9 novembre 2018. Servizi di promozione e di accompagnamento all’abitare assistito, promozione dell’autogestione, contrasto alla morosità incolpevole e sostegno alle persone in difficoltà economica: sono le azioni previste dal progetto “Quartiere Lavagna: disegnare nuovi scenari di inclusione sociale”, per il quale l’amministrazione comunale corsichese ha ottenuto da Regione Lombardia un contributo di 251.926 euro.
“Nei mesi scorsi abbiamo presentato un progetto – spiega il sindaco Filippo Errante – che è rientrato tra i 33 approvati da Regione, ma non nella prima tranche di quelli finanziati. Ora riceve la copertura economica per poter essere avviato. Il progetto conferma il nostro impegno a favore del quartiere Lavagna”. Regione Lombardia ha infatti stanziato ulteriori fondi, 4.151.155 euro, a copertura degli ultimi 18 progetti, sui 33 approvati in precedenza, ideati per migliorare i servizi abitativi nei quartieri di edilizia residenziale pubblica.
Una volta ottenuto il finanziamento regionale, il Comune procederà con i partner che erano stati individuati dal progetto per verificare le diverse fasi operative e quindi per definire le azioni da mettere in azione fin dai prossimi mesi. I progetti finanziati dovranno concludersi entro il 2020, con una durata massima due anni, senza proroghe.
“Grazie a questo finanziamento – evidenzia l’assessore alle politiche sociali e della casa Fabio Raimondo – andremo a intervenire in un quartiere che merita tutta la nostra attenzione. L’obiettivo è quello di favorire la coesione sociale e l’inclusione lavorativa dei nuclei familiari che vivono un disagio abitativo”.
Il progetto corsichese è rivolto a 506 nuclei degli alloggi dei servizi abitativi pubblici di proprietà Aler delle vie Curiel, Cellini, Marzabotto e Italia. Un contesto nel quale l’amministrazione ha ravvisato la necessità di un recupero sociale dovuta alla presenza di differenti fasce di età, diverse condizioni abitative, situazioni di vulnerabilità (anziani soli, disabili, famiglie monoparentali con minori) e alti tassi di disoccupazione. Differenze consistenti che, se opportunamente indirizzate, rappresentano una risorsa per disegnare un nuovo scenario di inclusione sociale e lavorativa per il quartiere Lavagna.
Il progetto ha come obiettivi: ridisegnare sia l’attivazione sociale del quartiere, sia i legami sociali, sia i rapporti tra inquilini ed Ente gestore/proprietario degli alloggi e tra inquilini e servizi sociali territoriali; prevenire e sensibilizzare sui temi del consumo e del contrasto alla morosità incolpevole; sviluppare e consolidare relazioni collaborative tra inquilini, proprietari e Aler verso una sperimentazione di forme ibride di gestione condivisa degli stabili.
Per il raggiungimento degli obiettivi verranno promosse azioni di presidio sociale e orientamento all’abitare (con uno sportello di ascolto/informazione/orientamento), di coinvolgimento nell’animazione del territorio e degli spazi sociali del quartiere (con connessioni tra condomini e associazioni locali e servizi) e anche nella cura di parti del quartiere e di spazi comuni degli stabili, di informazione e sensibilizzazione sui temi dei consumi (con percorsi di educazione finanziaria e buone prassi di gestione del proprio patrimonio) e della morosità incolpevole (con attivazione di piani di rientro per soggetti morosi incolpevoli, spese della casa che si pagano al gestore), di informazione, sensibilizzazione ed eventuale accompagnamento alla formazione di forme sperimentali di autogestione, e di inclusione attiva (con bilancio delle competenze, accompagnamento, formazione, tirocini, esperienze di lavoro).
Redazione