EDUCAZIONE AFFETTIVITÀ E SESSUALITÀ, PIANI: BENE MOZIONE CONSIGLIO,OBIETTIVO È PIENA INFORMAZIONE STUDENTI E FAMIGLIE

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(mi-lorenteggio.com) Milano, 06 novembre 2018 –  “Ringrazio le forze politiche che hanno
approvato la mozione della consigliera Claudia Carzeri, prima
firmataria, che, avendo ricevuto segnalazioni di alcune
criticità, ha chiesto alla Giunta di Regione Lombardia di
‘vigilare sull’applicazione del consenso informato preventivo
nelle attività di ampliamento dell’offerta formativa, quali
educazione all’affettività e alla sessualità e la relativa
istituzione di un Osservatorio ad hoc’. Così l’assessore alle
Politiche per la famiglia, Genitorialità e Pari Opportunità di
Regione Lombardia Silvia Piani ha commentato l’approvazione, da
parte del Consiglio regionale lombardo, della mozione che
invitava la Giunta a vigilare sull’applicazione del consenso
informato preventivo nelle attività scolastiche, extra
scolastiche e sull’istituzione di un Osservatorio.

AUMENTEREMO COINVOLGIMENTO FAMIGLIA – “Assicuro – ha proseguito
– che mi impegnerò, con l’assessore Melania Rizzoli, a
interpellare l’Ufficio scolastico regionale per rendere più
intenso il coinvolgimento delle famiglie e supportare una piena
informazione sull’attività extracurricolare e su una formazione
che vada in una direzione più rispettosa degli studenti e delle
famiglie”.

RICHIESTE MOTIVATE – “Ritengo motivate e condivisibili le
richieste della mozione – ha spiegato l’assessore Piani
intervenendo in Aula -, per questo collaboreremo con
l’assessorato all’Istruzione, Formazione e Lavoro a segnalare
all’Ufficio scolastico regionale la necessità di garantire una
sempre piena e costante informazione di studenti e famiglie in
merito alle proposte didattico-educative inserite nel Piano
triennale dell’offerta formativa”.

INIZIATIVE SPESSO STRUMENTALI – “Ferma restando l’importanza e
l’utilità dei momenti di educazione affettiva e sessuale – ha
concluso l’assessore – troppo spesso queste iniziative sono
diventate strumento ‘di parte’, in cui è stato anteposto
l’interesse dei soggetti proponenti a quello dei ragazzi. Il
concetto di educazione infatti si è talvolta trasformato nella
mera presentazione di immagini e concetti totalmente privi di
quella finalità formativa che ne dovrebbe rappresentare il
presupposto”.

Redazione

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