Corsico. “Bullout”: insieme con le scuole contro il bullismo

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Prosegue l’impegno dell’amministrazione: oltre a partecipare a un progetto per un bando regionale, assieme a due istituti comprensivi, venerdì 16 novembre alle ore 20.30 organizza un incontro pubblico sul tema

Corsico (31 ottobre 2018) – Una collaborazione attiva per creare nuovi progetti contro il bullismo: grazie al sostegno dell’amministrazione comunale, l’ICS Buonarroti e l’ICS Galilei di Corsico possono partecipare al bando regionale “Bullout: progetti per la prevenzione e il contrasto del bullismo e del cyber bullismo”.
L’adesione al bando infatti è riservata esclusivamente a un partenariato costituito da almeno tre soggetti tra istituzioni scolastiche statali e paritarie, enti del sistema socio-sanitario, enti locali, università, associazioni e organizzazioni di volontariato ed enti del terzo settore, istituzioni formative iscritte alla sezione A dell’Albo dei soggetti accreditati, enti e/o istituzioni di governo.
“Il tema del bullismo è molto delicato – commenta il sindaco Filippo Errante – perché riguarda bambini e ragazzi. In diverse occasioni ho proposto ai giovani studenti di non avere paura, di denunciare, di rivolgersi ai propri insegnanti per segnalare soprusi. Ritengo il bullismo e tutte le sue forme, amplificate dai nuovi mezzi di comunicazione digitale, inaccettabile. Per questo – prosegue il primo cittadino – abbiamo condiviso un percorso di formazione ed educazione con due istituti comprensivi. Inoltre, il 26 novembre proporremo una serata con un criminologo esperto in materia”.
L’incontro pubblico “Educazione e bullismo: istruzioni per l’uso”, tenuto dal criminologo Salvatore Toti Licata, si svolgerà venerdì 16 novembre alle ore 20.30, nella sala “La pianta” di via Leopardi 7.
“La nostra Amministrazione – sottolinea l’assessore ai servizi sociali Fabio Raimondo – è in prima linea nella lotta al bullismo. Abbiamo deciso di aderire al progetto promosso dagli istituti scolastici perché solo coinvolgendo sia le scuole, sia le famiglie è possibile prevenire, informare e monitorare un fenomeno tanto odioso quanto criminale che purtroppo non risparmia i giovani del nostro territorio”.
La linea d’intervento messa in atto da Regione Lombardia prevede un contributo a fondo perduto per un importo da 10mila a un massimo di 25mila euro per ciascun progetto finanziato.

Redazione

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