Ragazzi, educatori, insegnanti e associazioni lavorano in rete e formano un comitato per pensare insieme a eventi per i più giovani. L’assessore Sandra Volpe: “È il nuovo modo per pensare le politiche giovanili, gli stessi giovani ne diventano protagonisti trasformando i loro bisogni in opportunità concrete”
(mi-lorenteggio.com) Trezzano sul Naviglio, 29 ottobre 2018 – Trezzano sul Naviglio, 29 ottobre 2018 – Cosa fanno i giovani a Trezzano? Chi sono? Di cosa hanno bisogno? Quali politiche occorre attivare? Nell’ambito del servizio Tutela minori (che lavora nel distretto del Corsichese), il Comune di Trezzano sul Naviglio, per primo, ha attivato un percorso importante per coinvolgere nel programma delle politiche giovanili gli stessi ragazzi. I più grandi (delle superiori) e più piccoli (delle medie): ragazzi che frequentano lo Spazio Giovani, gli oratori, il Consiglio comunale dei Ragazzi e che tenteranno di coinvolgere anche i coetanei che incontrano al parco, a scuola, nelle palestre.
Il cammino è iniziato circa un anno fa e ha visto il coinvolgimento iniziale degli insegnanti, delle assistenti sociali, della cooperativa Lule che gestisce il servizio di Tutela minori con le cooperative Koinè e Ripari e della cooperativa La Giostra che si occupa dello Spazio Giovani al Centro Socio Culturale. Poi sono arrivati anche i veri protagonisti, i ragazzi, ed è nata l’idea di “Okkupiamo-ci Trezzano”, un comitato che nei prossimi mesi organizzerà alcuni eventi proprio per i ragazzi.
“Ci siamo domandanti cosa fare per i nostri ragazzi – spiega l’assessore alle Politiche sociali e alle Politiche giovanili Sandra Volpe – e abbiamo capito che oggi serve lavorare in rete, lavorare insieme ai loro. Vogliamo che siano loro a spiegarci i propri bisogni ma anche che siano essi stessi i protagonisti delle risposte. Ci ha colpito molto la scorsa estate quella cattiva pratica di alcuni ragazzi trezzanesi di attraversare i binari e ci siamo messi in moto: occorreva fare qualcosa per capire cosa stesse succedendo ai nostri ragazzi. Li vogliamo incontrare e coinvolgere”.
“Il lavoro di rete – aggiunge il sindaco Fabio Bottero – diventa per noi un metodo che intendiamo utilizzare per affrontare varie tematiche che riguardano specifiche fasce della popolazione (oltre ai giovani, per esempio, le persone con disabilità). Riteniamo che oggi l’unica strada per dare risposte utili e concrete sia quella dell’ascolto dei diretti interessati per capire i loro bisogni e i progetti da
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attivare per poi intervenire. Ringrazio i ragazzi che fino ad oggi hanno partecipato attivamente a questo nuovo progetto, grazie a loro certamente sarà vincente”.
Tra le prime azioni di Okkupiamo-ci Trezzano, l’organizzazione di due feste, una per gli adolescenti delle superiori e oltre, una per i ragazzi delle medie. Un primo passo importante da compiere insieme.
Redazione